L’ex patron della Formula 1 Bernie Ecclestone compie oggi novant’anni. E non ha ancora abbandonato i suoi legami con l’automobilismo
Dal 2017 non ha più ruoli operativi in Formula 1, da quando cioè è stato sostituito da Chase Carey nel ruolo di amministratore delegato del massimo campionato a quattro ruote, dopo l’acquisizione della serie da parte del gruppo americano Liberty Media.
Oggi Bernie Ecclestone vive con sua moglie Fabiana e il suo ultimo figlio neonato Ace in Svizzera, dopo aver lasciato il Brasile, terra nativa della sua dolce metà, e le sue piantagioni di caffè nel bel mezzo della pandemia. E qui festeggia, proprio oggi, i suoi primi novant’anni di vita. Restando ancora legato, seppure informalmente, allo sport a cui ha dedicato buona parte della sua esistenza e della sua carriera.
Ecclestone tra la Formula 1 di ieri e di oggi
“Alla mia età non si possono più fare cose stupide”, sorride ai microfoni del quotidiano elvetico Blick. “Tutti devono pagare le tasse e morire, ma per me non è ancora finita. Sono più felice che mai e così contento che così tante persone, piloti compresi, mi continuino a chiamare e a chiedermi consigli”. Tra i suoi risultati migliori, Ecclestone annovera “aver salvato alcuni team dal fallimento, tra i quali molte volte la Williams, e aver reso molte persone miliardarie”. E per quelli che ancora gli restano da raggiungere: “Mi piacerebbe parlare con mio figlio Ace”.
Quanto allo stato attuale della Formula 1, Bernie continua ad avere le idee chiare e a ritenere insensati gli attuali regolamenti sui motori. “Quando furono introdotti questi propulsori ibridi nel 2014, dissi che le regole erano senza senso, perché la Mercedes avrebbe vinto tutto”, prosegue. “Fino a quel momento gli appassionati amavano questo sport, adoravano il rumore e i piloti erano eroi. Ora, i piloti passeggiano con un addetto stampa e dicono le cose più banali”. Sempre il solito Bernie, senza peli sulla lingua, anche a novant’anni. Buon compleanno!