Dopo la vittoria di Teruel Franco Morbidelli crede nel titolo mondiale. E ringrazia Valentino Rossi: “E’ la persona che ammiro di più”.
Franco Morbidelli si sta facendo spazio sia all’interno del box Yamaha che in classifica iridata. Dopo la vittoria di Teruel, al termine di una gara comandata dal primo all’ultimo giro, il pilota Petronas SRT inizia a sognare il titolo mondiale, distando appena 25 punti dal leader Joan Mir. Ci sono ancora tre Gran Premi da disputare: due a Valencia e uno a Portimao e tutto è ancora possibile.
In un’intervista al ‘Corriere della Sera’ Morbidelli confessa la sua ambizione: “Adesso sì, penso al titolo e ci credo. Sono a 25 punti di distanza, mancano tre gare. Dovrei trattenermi quando penso alle difficoltà che sto affrontando. Ma adesso la mia determinazione è forte, mi spinge a non mollare”. Uno dei suoi rivali per il titolo è il suo compagno di squadra Franco Quartararo: “Averlo come compagno di box è uno stimolo e un peso. Non riuscivo ad avvicinarmi a lui e questa condizione mi ha aiutato ad esplorare aspetti del mio carattere che non conoscevo”, ha ammesso l’italobrasiliano della VR46 Academy.
Il rapporto con Valentino
L’assenza di Marc Marquez ha sicuramente contribuito a questo stato di cose. Ma Franco Morbidelli deve ringraziare anche Valentino Rossi per il sostegno offertogli sin dai primordi della loro amicizia e quando nel 2013 ha perso suo padre. “È stato l’evento più forte e scioccante della mia vita. Ho reagito guardando avanti, mi sono rimboccato le maniche e mi sono detto: “Dai, lavora, cammina… Rossi è la persona che ammiro di più e alla quale devo tanto. Dopo la morte di mio padre, mi chiuse in una stanza e disse: “Se hai bisogno di me, sono qui”. Mi ha insegnato, mi ha aiutato, mi ha ispirato… Poi c’è Francesca, la mia ragazza. Stavamo insieme a scuola, mi accompagna con amore e senza paura. Le donne sono più forti di noi”.
Il rapporto tra Valentino e Franco va oltre le corse, ma dal prossimo anno condivideranno lo stesso box, a coronamento di un sogno reciproco. “Io e Rossi litighiamo, mi arrabbio quando mi supera e lui fa lo stesso quando lo faccio”, ha aggiunto l’ex campione Moto2. “La cosa fantastica è che siamo così buoni amici che non nascondiamo nulla. La rivalità ci avvicina. Siamo due persone che stanno bene insieme. La nostra unione è molto più forte di qualsiasi rivalità”.