Appena riconfermato in Alpha Tauri, Gasly brilla nelle qualifiche di Imola indossando un casco che ricalca quello di Senna.
Chissà se dopo averlo rifiutato per l’ennesima volta il dr. Helmut Marko avrà provato almeno un briciolo di pentimento al termine delle qualifiche dell’Emilia Romagna. Autore di una bella e inaspettata vittoria a Monza lo scorso inizio settembre, Pierre Gasly aveva sperato fino all’ultimo di aver finalmente convinto Red Bull a puntare di nuovo su di lui ed invece giovedì scorso ha ricevuto la notizia della conferma in Alpha Tauri. Una doccia gelata seppur in parte piacevole, a cui il francese ha replicato con una stupefacente performance nel sabato pomeriggio di Imola, dimostrando di trovarsi particolarmente a proprio agio in Italia, visto che, quest’anno, salvo al Mugello dove era rimasto coinvolto nella carambola del pronti via, è sempre andato forte.
“E’ stata una grande giornata”, ha celebrato. “Il quarto posto in qualifica è il mio miglior risultato in assoluto in F1 ed esserci riuscito al Santerno ha un sapore particolare”. In effetti la base del team è a Faenza, a pochi chilometri dal tracciato, ma il 24enne ha un’altra ragione per essere soddisfatto del suo traguardo, ossia l’amore per Senna che proprio all’Enzo e Dino Ferrari ci lasciò nel 1994 e che ha voluto omaggiare indossando un casco del tutto simile al suo. “Ayrton era il mio idolo da bambino”, ha spiegato.
Ma come mai l’AT01 si è dimostrata tanto competitiva almeno sul giro veloce? Semplice, nel mese di giugno la scuderia aveva deciso di effettuare sulla pista emiliano uno dei classici filming day concessi dalla FIA. “In quell’occasione abbiamo avuto un primo assaggio”, ha ammesso. “Ovviamente avevamo girato più lentamente e percorso solamente 15 giri, ma siamo ugualmente riusciti a sfruttare quel bagaglio di esperienza”. Un primo passo è stato compiuto, adesso però arriva il difficile per il #10 che di certo vorrà onorare ancora meglio Beco.
Chiara Rainis