Davide Barana, direttore tecnico Ducati Corse, parla della Desmosedici GP20 e dello sviluppo nell’ultimo anno. La nuova gomma è il vero tallone d’Achille.
Davide Barana ha fatto un primo bilancio di fine campionato in casa Ducati, nel corso di una conferenza stampa tenutasi ad Aragon in teleconferenza sul sito ufficiale MotoGP.com. Andrea Dovizioso era il grande atteso per la corsa al titolo mondiale, invece in casa emiliana non hanno approfittato dell’assenza di Marc Marquez. Qualcosa è andato storto nell’evoluzione della Desmosedici GP20? Più che altro la Rossa non si è mai adattata bene alla nuova gomma posteriore portata quest’anno da Michelin.
Il direttore tecnico di Ducati Corse prova a guardare quanto di buono svolto in questa stagione, soprattutto dal punto di vista tecnico. “Al momento siamo abbastanza soddisfatti dello sviluppo che abbiamo fatto, ovviamente cominciando come al solito dalla metà dello scorso anno. Abbiamo fatto un ottimo passo avanti in termini di potenza del nostro motore. Eravamo già in una situazione di potenza molto buona, ma ancora una volta siamo stati in grado di ottenere qualcosa in più dal motore, il che è fantastico”.
L’ingegnere Barana ricorda anche i progressi effettuati sul telaio e il forcellone durante i test invernali, oltre che sull’aero pack. “Nel complesso posso dire che stiamo lavorando in tutti i settori della moto. Certo, c’è stato un grande cambiamento per quanto riguarda le gomme e penso che abbia influito molto sulle prestazioni quest’anno, ma è un processo che a volte richiede molto tempo per adattare la moto a una nuova specifica di pneumatico… ha un grande potenziale, ma il suo comportamento è molto diverso dal precedente. Alcune case costruttrici o motociclette si adattano meglio alle nuove specifiche, e ci sono anche alcuni piloti che sono più in sintonia con queste nuove caratteristiche”.
Infine a creare qualche problema di troppo alla Ducati è il calendario fuori stagione. La GP20 ha evidenziato maggiori sofferenze alle basse temperature. “La Dorna ha fatto davvero un ottimo lavoro rimodellando il campionato per cercare di adattarsi alla situazione attuale, ma a volte si corre in tempi diversi, con condizioni meteorologiche diverse. Questo è anche uno dei motivi che a volte spiega questi risultati irregolari”.
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