L’emergenza Coronavirus mette in allerta i piloti della classe regina. Andrea Dovizioso la prende con filosofia: “Non possiamo evitarlo al 100%”.
Con la nuova ondata di Coronavirus i piloti devono prestare particolare attenzione ai contatti interpersonali, perché forte è il rischio di dover restare a casa come accaduto a Jorge Martin o a Valentino Rossi. Massima cura anche negli spostamenti, del resto il caso di Tony Arbolino è esemplare. Soprattutto per chi è in corsa verso il titolo mondiale, questi giorni di “riposo” sono super blindati. “Cercherò di rispettare le regole come meglio posso – ha commentato Franco Morbidelli, vincitore dell’ultimo GP ad Aragon -. Cercherò di restare a casa il più possibile. Ma so che devo correre un piccolo rischio per allenarmi e prepararmi per le gare”.
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Il punto di vista del Dovi
Chi vive in modo più disteso l’attesa del GP di Valencia è invece Andrea Dovizioso, che resta in corsa per il titolo, anche se solo aritmeticamente, dal momento che il feeling con la Ducati GP20 non è mai decollato. Il pilota ufficiale del team emiliano è ben consapevole del problema: “La situazione è difficile per tutti, alcuni sono più cauti, altri meno. Secondo me, bisogna cercare di essere il più attenti possibile e seguire le regole nel miglior modo possibile – ha sottolineato il forlivese -. Ma non credo che abbiamo il controllo della situazione in questo senso. Nessuno ce l’ha. Cerco di stare attento, ma onestamente, non sono troppo preoccupato, cerco di vederla in maniera più rilassata, per il semplice motivo che non penso di avere tutto questo potere e di poter evitare al 100% di non essere infettato”.
Le rigide restrizioni però si stanno rivelando proficue, consentendo di portare a termine il campionato senza troppi problemi. “Le squadre in particolare sono diventate più irrequiete e hanno regole molto rigide. Giovedì mi è concesso a malapena di parlare con la mia squadra – ha aggiunto Andrea Dovizioso -. È chiaro che la posta in gioco è molto alta, quindi è giusto cercare di fare tutto ciò che è possibile. Ma come ho detto, non abbiamo quel potere”.