Aleix Espargarò: “Non serve preoccuparsi di cose incontrollabili”

Aleix Espargarò sottolinea come sia impossibile prevenire il Coronavirus, pur rispettando tutte le regole imposte dalla Dorna.

Aleix Espargaro
Aleix Espargaro nel box Aprilia (getty images)

L’emergenza Coronavirus sarà il tormentone del week-end di Valencia. Una situazione che da un momento all’altro potrebbe sfuggire di mano se non si seguiranno i protocolli di sicurezza stabiliti dalla Dorna. Aleix Espargarò è uno di quei piloti che tra un Gran Premio e l’altro è sempre tornato a casa, per riabbracciare la moglie e i due figli e ritagliarsi qualche giorno di relax prima del nuovo impegno.

L’IRTA ha chiesto di evitare ove possibile gli spostamenti verso casa, in modo da non mettere a rischio il finale di stagione 2020. I casi di Coronavirus emersi nelle ultime settimane lasciano un po’ di perplessità nel paddock e rischiano di mettere a rischio i sogni di alcuni piloti che sono in lotta per il titolo iridato in tutte e tre le classi.

Aleix Espargaró è sempre risultato negativo nei test effettuati, ha seguito alla lettera le norme di sicurezza, ma è ben consapevole che restare indenni non dipende solo dal comportamento personale. “È molto difficile capire quale sia la soluzione corretta. Ovviamente, se devi volare su un volo regolare, è meglio restare tra una gara e l’altra perché se devi andare all’aeroporto con molta gente su un aereo il rischio come abbiamo visto con Arbolino è altissimo”.

Un’emergenza difficile da prevenire

Durante il doppio round di Valencia il pilota Aprilia potrebbe essere costretto a restare nel paddock per evitare al minimo il rischio di contagio. “Mi dispiace molto per Arbolino, perché puoi fare tutto bene e non dipende da te, e non puoi correre. La situazione di Tony era molto brutta. Ma nel mio caso corriamo vicino ad Andorra e possiamo guidare tre ore e tornare a casa”, ha spiegato Aleix Espargarò a Motorsport.com. “Per me forse il rischio è un po’ più alto, ma ero a casa con i miei due figli e mia moglie. Quindi è quello che ho deciso. So che alcune persone che sono rimaste tra la prima e la seconda gara sono state contagiate in Aragona. Quindi non esiste una soluzione perfetta, tutti devono stare molto attenti, lavarsi le mani, indossare le maschere. Ma può succedere a tutti noi”.

Il rischio zero non esiste, non ha quindi senso assillarsi la mente per eventi che non sono gestibili al 100%, pur adottando tutte le misure necessarie. “In questi anni ho imparato che in campionato e nella vita non ha senso preoccuparsi di cose che non si possono controllare. Pertanto, cercherò di fare del mio meglio. Insisto molto anche sui miei due amici che viaggiano con me perché mi sono molto vicini, quindi sono le persone più importanti. Non posso controllare le persone nel box. Siamo in 55 nel box, quindi penso che tutti debbano essere molto attenti. Ma può succedere. Il mondo sta peggiorando sempre di più, tutto il mondo viene infettato”.

Aleix Espargaro a Le Mans (getty images)
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