Il campionato di F1 in corso potrebbe finire prima di dicembre a causa del dilagare del Covid e ora trema anche il 2021.
Certo non sarà la fine del mondo, ma per i fanatici dell’automobilismo potrebbe essere una ragione in più per dolersi. Il Coronavirus ha ripreso a galoppare in Europa e non solo, di conseguenza, in tempi brevi, potrebbero svanire le condizioni per proseguire il campionato di F1 e crearsi invece quelle per inficiare quello del prossimo anno.
Malgrado il rigido protocollo tenuto dal Circus, tra bolle, mascherine obbligatorie, tamponi continui, e contatti minimi, il mondiale potrebbe subire uno stop. “Per ora ha funzionato perché tutti si sono comportati bene, ma quello che sta accadendo fuori mi preoccupa”, ha confessato a De Telegraaf il Presidente della FIA Jean Todt, aggiungendo con un po’ di sano spirito di vanità che la massima serie a ruote scoperte è stato il primo sport internazionale a ripartire nel bel mezzo della pandemia.
Se l’ottimismo ha spinto la Federazione Internazionale ad anticipare che il campionato venturo sarà a 23 round, l’andamento del virus potrebbe rovinare i piani.
Anche in Mercedes pensano ad un’interruzione anzitempo
In modalità relax avendo ormai il settimo sigillo iridato in tasca anche il boss delle Frecce Nere Toto Wolff ha ipotizzato la cancellazione di uno o più appuntamenti. Ricordiamo che sulla carta mancherebbero la Turchia, Bahrain in due battute e Abu Dhabi.
“Starà alle autorità sanitarie decidere se si può viaggiare”, ha affermato il manager austriaco ricordando come buona parte dei team risieda in Inghilterra, dove tra l’altro è già scattato il secondo confinamento severo. Qualora dovesse anche chiudersi qui non cambierebbe un granché. Lewis Hamilton andrebbe a conquistare il suo settimo iride con merito avendo vinto 9 dei 13 GP affrontati finora e avendo al momento 282 punti contro i 197 dell’unico rivale incontrato, ovvero il compagno di squadra Valtteri Bottas, mentalmente già fuori dai giochi.
Chiara Rainis