Jorge Lorenzo non sostituirà Valentino Rossi a Valencia. Il suo rapporto con Yamaha è giunto al capolinea, ma ha qualcosa da dire sulla scelta di Dovizioso…
Jorge Lorenzo è in procinto di lasciare Yamaha a scadenza di contratto, al termine di un 2020 che gli ha lasciato ben pochi spazi per provare in pista. Nella seconda e ultima uscita a Portimao ha deluso le aspettative girando molto più lento persino dei suoi ex colleghi con moto stradali. “La verità è che non ero in buona forma – ha detto a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Se mi avessero fatto guidare come KTM fa con Pedrosa, è chiaro che mi sarei allenato regolarmente, ma a giugno Yamaha mi aveva informato che non ci sarebbero stati più test, è normale che non fossi pronto. La chiamata a Portimao mi ha colto di sorpresa”.
Jorge non può nascondere qualche responsabilità personale. “Serve un po’ di adattamento, ma avevo solo un giorno e mezzo a disposizione, i meccanici dovevano volare a Le Mans per il GP, la squadra non era molto preparata, la moto era quella del 2019 e il circuito speciale, nuovo per tutti, bello ma strano. Impossibile andare veloci”. Nel week-end di Valencia non sarà il maiorchino a sostituire Valentino Rossi, ma il giovane americano Gerloff. L’avventura di Lorenzo con Yamaha sembra ai titoli di coda, al suo posto potrebbe arrivare Andrea Dovizioso. “Questo cambiamento mi sorprenderebbe, ma non scelgo io. Vorrei continuare perché la M1 è naturale per me. Se dovessi andare in Aprilia, l’altra opzione, non sarebbe così naturale… Dall’esterno Dovi mi dà la sensazione di non vedersi più in MotoGP. E questo, invece di dargli più motivazione e rabbia per andare più veloce, ha avuto l’effetto opposto. Si è perso un po’ mentalmente e penso che abbia influenzato i risultati”.
Al momento non resta che godersi questo finale di stagione e Jorge Lorenzo azzarda il suo pronostico. “Quartararo era il favorito e ora non più, non ha la costanza. Viñales non mostra quello che molti si aspettavano da lui, me compreso. Morbidelli sembra un bravissimo ragazzo, sono contento che stia bene. Ma il mio preferito al momento è Mir, è solido e la Suzuki mi sembra la moto più competitiva”.
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