Stefan Bradl non vuole più parlare delle condizioni di Marc Marquez. Sull’evoluzione della Honda svela qualche piccolo retroscena post-Misano.
Stefan Bradl sostituirà anche stavolta Marc Marquez, ma preferisce non interferire sul suo ritorno. Non vuole rilasciare dichiarazioni in merito, anche se alcuni giorni fa aveva anticipato la possibilità che il Cabroncito dovesse restare fermo fino a Portimao. Di certo il collaudatore tedesco correrà entrambe le manche di Valencia, ma preferisce procedere per gradi. “Ma la Honda mi offre sempre e solo per una gara. Quindi ora sto volando in Spagna e sto guidando la gara numero 1 di Valencia. Poi vedremo come andranno le cose da qui. Solo Marc può saperlo, la squadra è in contatto con lui. Non posso dire di più al riguardo“.
Il suo lavoro di collaudatore prosegue a ritmo costante, prova nuove parti per la Honda 2021, tra cui un nuovo telaio rinforzato in carbonio testato a Teruel. Non sarà la versione definitiva, dato che non ha apportato solo vantaggi. “Ho perso un po’ in frenata. Ma c’è stato un feedback migliore dalla ruota anteriore – ha spiegato Stefan Bradl a Speedweek.com -. Alcune cose sono positive, altre negative. In generale non c’era una grande differenza, si tratta di piccole cose“.
A Valencia proverà a raccogliere altri punti iridati, anche se l’obiettivo primario resta l’evoluzione della Honda. I risultati di Taka Nakagami e Alex Marquez sono in parte merito del suo lavoro. Una decisiva svolta sembra avvenuta dopo il test collettivo di Misano. “Abbiamo apportato un cambiamento radicale alla geometria del telaio. Volevamo capire meglio la gomma posteriore e capire come gestirla per farla funzionare, anche su un singolo giro veloce. Ecco perché abbiamo apportato modifiche significative alla geometria. Sembra funzionare meglio… La moto non è cambiata tecnicamente”, ha detto il collaudatore bavarese. “Ma abbiamo aggiustato la geometria e l’assetto in modo che la gomma posteriore possa funzionare meglio“.