Andrea Dovizioso non convinto della scelta di non penalizzare i piloti Yamaha sul caso motori di Jerez. Il forlivese si aspettava ben altro.
È in top 10 Andrea Dovizioso dopo la prima giornata di prove libere MotoGP a Valencia. Il pilota Ducati ha concluso con l’ottavo tempo assoluto nella classifica combinata FP1-FP2.
Un buon piazzamento in attesa di vedere in che condizioni si correrà la terza sessione di prove libere. Non è detto che i crono di oggi potranno essere migliorati, pertanto chi ha concluso nelle prime dieci posizioni potrebbe essersi guadagnato l’accesso diretto alla Q2 delle Qualifiche.
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MotoGP Valencia, Dovizioso su prove libere e Yamaha
Dovizioso ha così commentato a Sky Sport MotoGP il suo risultato nel primo giorno di prove libere a Valencia: «Stamattina non era stato un vero turno sul bagnato. C’è stata difficoltà, quando c’è più acqua andiamo più forte. Nel pomeriggio non era facile, serviva spingere perché tutti cercavano di fare il tempo. Con le chiazze sulla pista non era semplice. Fortunatamente non faceva freddo, nelle curve a destra si riusciva a spingere e la gomma funzionava bene. Sono riuscito a fare un buon tempo, anche se il feeling non era dei migliori e ho commesso alcuni errori. Contento di essere in top 10, sembra che stanotte piova e dunque era importante stare nei dieci oggi».
Il pilota Ducati ha anche risposto in merito alle voci di mercato che lo danno diretto verso Yamaha, dove nel 2021 farebbe il tester in attesa di poter tornare titolare dal 2022: «Mi ha fatto piacere essere cercato da varie case importanti, ne sono contento anche se l’obiettivo da pilota è un altro. Comunque meglio fare il collaudatore per un top team piuttosto che correre per correre. Trovare un buco a tutti i costi per gareggiare in MotoGP non era il mio obiettivo».
A proposito di Yamaha, anche Dovizioso non sembra condividere la sanzione comminata per l’irregolarità dei motori utilizzati nella prima gara di Jerez. A suo avviso anche i piloti, non solo la casa e i team, andavano penalizzati: «Non me lo aspettavo – riporta Gazzetta.it – e non capisco la strategia delle varie case. Sembra si siano accordate per non andare contro la sentenza. Se però c’è irregolarità, non capisco perché si penalizzi la casa e non i piloti che è poi quello che conta».
Il forlivese non è l’unico ad avere dubbi sul verdetto dei commissari della FIM sul caso riguardante i propulsori delle M1 montati a Jerez.