La Williams prenderà un provvedimento estremo a seguito della positività al Covid di alcuni membri del team in pista.
A seguito del boom di positivi al Covid che si è verificato tra le sue fila durante i weekend di Portimao e Imola, la Williams ha deciso di sostituire il gruppo al seguito degli eventi con dei dipendenti di solito in forza alla fabbrica di Grove. Dunque, il prossimo fine settimana in Turchia vedremo impegnati al box meccanici e tecnici di solito operativi in inghilterra. Lo ha annunciato con un comunicato la scuderia stessa senza però entrare nel dettaglio.
“Confermiamo che tutti i casi sono stati gestiti in linea con il protocollo della FIA dando priorità alla sicurezza del nostro personale”, si legge.
Nell’ultimo bollettino diffuso dalla Federazione è emerso che ci sono stati otto casi non negativi su 1781 tamponi effettuati tra il 30 ottobre e il 5 novembre. Ricordando la procedura utilizzata dal Circus, tutti i membri del paddock sono obbligati ad effettuare un test ogni cinque giorni, nonché uno entro le prime 24 ore dall’arrivo in pista.
Al momento i positivi illustri sono stati pochi. Il primo è stato Sergio Perez, costretto a saltare entrambi i round di Silverstone lo scorso agosto, mentre più di recente Lance Stroll non ha potuto prendere parte all’appuntamento dell’Eifel. Il suo caso è stato motivo di polemiche in quanto la Racing Point ha confermato la sua malattia quando ormai era guarito, alla vigilia del GP dell’Emilia Romagna. E proprio al Santerno non si è presentato il padre del canadese e patrone del team Lawrence, pure lui rimasto infettato.
Per ridurre al massimo i rischi e proseguire la stagione senza intoppi, i contatti tra le varie scuderie sono stati proibiti, mentre la copertura mediatica è stata limitata alle sole televisioni. La stampa scritta, ridotta all’osso, può entrare in autodromo solo se dotata di pass permanente e deve rimanere rigorosamente nella sala adibita.
Chiara Rainis