La FIA ha appena definito le nuove regole per evitare che le squadre si copino a vicenda. Ecco cosa succederà.
Il caso Racing Point ha tenuto banco tra l’inverno del Montmelo, quando neppure ci si immaginava lo scoppio di una pandemia che ha sconvolto il mondo, e la prima parte di una stagione partita a luglio. Poi però la decisione della Federazione di punire con una multa da 400.000 euro il team con base a Silverstone per aver ricalcato alcuni tratti della vecchia W10, ha affievolito ogni polemica, e tutti per qualche motivo si sono rassegnati a vedere la monoposto rosa lottare per le prime posizioni agevolata dall’azione di copia-incolla.
Come già stabilito a seguito della penalità inflitta alla futura Aston Martin, non sarà più possibile replicare elementi di una vettura concorrente più competitiva, per questo verranno banditi alcuni sistemi oggi in uso. Secondo quanto definito dal responsabile tecnico federale Nikolas Tombazis non si potranno più utilizzare le immagini 3D per riprodurre intere porzioni di altre macchine come avvenuto per la ex Force India, mentre saranno accettate parti simili di singole componenti. Dunque, basta al reverse engineering che agevola la trasposizione di un intero progetto.
Il nuovo regolamento stabilisce che le scuderie potranno comunque riprendere “il design o il concetto del design di un concorrente a patto di sfruttare solamente le informazioni disponibili a tutti”. La futura auto di Vettel potrà quindi adottare come previsto alcuni elementi già acquisiti dalla Mercedes in fede al loro contratto di cliente – fornitore, ma dovranno adattarsi alla nuova normativa. Altrimenti il rischio per il mondiale venturo era di assistere ad un monopolio di quattro Frecce tedesche, ma non solo. Alla Red Bull avevano già avanzato il proposito di far fluire verso l’Alpha Tauri buona parte dei dati provenienti dalla RB16 così da schierare pure loro quattro auto di primo livello.
Chiara Rainis