Maverick Vinales si aspettava una Yamaha cresciuta che gli permesse di vincere il titolo MotoGP 2020, invece è frustrato dalla situazione.
Corsa al titolo MotoGP 2020 fortemente compromessa per Maverick Vinales, che domani in gara a Valencia dovrà partire dalla pit-lane. Montare il sesto motore stagionale gli costa questa penalità da scontare.
Lo spagnolo attualmente ha 19 punti di distacco dal leader Joan Mir e probabilmente perderà molto in questo weekend. Una situazione sicuramente frustrante, perché con l’assenza di Marc Marquez era indicato come uno dei favoriti per la vittoria finale del mondiale e sta per veder svanire il sogno di laurearsi campione.
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Vinales al termine della giornata si è mostrato amareggiato in generale per questo campionato MotoGP 2020: «Mi aspettavo andasse diversamente. In questa stagione non abbiamo dato il 100% e non sono soddisfatto, potevamo essere molto più avanti. In queste ultime gare c’è caos, soprattutto in squadra. Ora mi mancano il telemetrista e anche altre persone nel box, siamo in pochi e il team è disorganizzato. Difficile lavorare in queste condizioni».
La Yamaha è una moto che fa impazzire i piloti, che non riescono ad avere continuità e spesso non sanno neppure il motivo: «Si passa dal vincere una gara al ritrovarsi 14° senza capire il perché. Questa situazione è stancante e frustrante. Capisco Quartararo, perché sono in Yamaha da anni e ho già vissuto tutto questo. Rimango speranzoso e credo nel progetto, però vengono prese delle decisioni sbagliate e poi le paghiamo tutto l’anno. La M1 è una moto con una finestra di lavoro molto limitata. Quando manca grip emergono tutti i problemi e non c’è una soluzione chiara».
Maverick considera questo 2020 un anno buttato e sembra ormai rassegnato: «Per me è una stagione persa. Perché è chiaro che senza Marquez qui, abbiamo avuto una grande opportunità. Honda e Marc sono su un altro livello e lo hanno dimostrato per anni. Ovviamente era una situazione perfetta per vincere il campionato, ma l’abbiamo perso. Abbiamo perso il 2017 e ora perdiamo il 2020 a causa degli stessi errori».
Il rider di Figueres non si fa illusioni per la gara di Valencia, dato che partirà dalla pit-lane: «Non so fino dove posso arrivare. Davanti sicuramente no, anche perché non ho la velocità per raggiungere i primi. Siamo molto indietro. Il mio obiettivo è provare a prendere Fabio, che parte undicesimo, e vedremo se riuscirò a raggiungerlo».
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