Con il passaggio in Aston Martin Vettel conta di tornare al vertice, ma in Ferrari non getterà la spugna.
Qualcuno gli ha consigliato di ritirarsi prima della fine della stagione per riprendere aria dopo diversi mesi di difficoltà con la Rossa, ma è alquanto improbabile che Sebastian Vettel accetti di farsi da parte autoproclamandosi sconfitto. Al contrario, malgrado ciò che gli sta capitando, il tedesco continuerà a mantenere un approccio resiliente per uscirne più forte di di prima e anche nei momenti di scoramento cercherà di distogliere la mente dal presente per proiettarla alla realtà se non altro più competitiva che lo attenderà nella futura Aston Martin.
“Anche se le monoposto del prossimo anno saranno simili alle attuali, la sfida che mi attende è grande” ha dichiarato ad F1i.com con spirito decisamente entusiastico. “Da gennaio/febbraio mi getterò anima e corpo nel nuovo progetto per assicurarmi di aver capito ogni cosa prima di mettermi al volante, fare i test e cominciare a gareggiare. Prima del campionato venturo comunque dovrò conoscere il team, il suo ritmo di lavoro e cosa fare per contribuire a migliorare le cose”.
Se nessuno riesce davvero a comprendere cosa stia accadendo nella testa del driver di Heppenheim, ormai lontano anni luce dal ragioniere aggressivo di un tempo, una cosa parte certa. Andare via da Maranello per iniziare un percorso che probabilmente mai si sarebbe immaginato lo sta incoraggiando a resistere e a chiudere più di un occhio. Alla fine il suo è stato un appuntamento mancato con la storia. Qualcosa di duro da digerire. “Michael Schumacher era la mia ispirazione, per cui ho sempre seguito la Ferrari“, ha ricordato non senza un velo di malinconia. Già, le premesse erano ben altre per lui. Al suo ingaggio nel 2015 il target era esattamente quello di ripetere il dominio del connazionale. Purtroppo tutto si è dissolto nel nulla, la Mercedes ha avuto la meglio e la collaborazione con l’equipe modenese si è chiusa nella maniera più brutale possibile.
Chiara Rainis
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