Serafino Foti, team manager Aruba Racing Ducati, commenta la stagione Superbike 2020 e non nasconde gli obiettivi della casa di Borgo Panigale.
Ancora una volta Ducati ha dovuto rinviare l’appuntamento con la conquista del Mondiale Superbike. Dopo i rimpianti del 2019 con le cadute di Alvaro Bautista, anche nel 2020 il titolo è finito a Jonathan Rea e alla Kawasaki.
Ma se c’è una casa che può pensare di interrompere il dominio “verde” in SBK, è proprio quella di Borgo Panigale. Scott Redding al primo anno nella categoria ha fatto bene e nel 2021, con una stagione di esperienza alle spalle, potrà giocarsela maggiormente con Johnny. Attenzione anche a Michael Ruben Rinaldi, promosso nella squadra ufficiale Aruba dopo aver fatto bene con Go Eleven.
Superbike, Foti e l’obiettivo Ducati
Serafino Foti, team manager Aruba Racing Ducati, in un’intervista concessa al sito ufficiale WorldSBK ha così commentato la stagione: «Siamo abbastanza contenti, perché abbiamo finito il campionato con un pilota in seconda posizione e l’altro terzo. Abbiamo fatto un buon lavoro, anche se non siamo super felici perché lo puoi essere solo se vinci il titolo. Abbiamo vinto gare con tre piloti e siamo soddisfatti di questo, però l’obiettivo è sempre quello di provare a vincere il Mondiale.».
Il manager italiano è convinto che la Panigale V4 R sia la moto migliore nel Mondiale Superbike, dato che permette a più piloti di vincere e di fare risultati importanti: «Onestamente la nostra moto non è semplice e abbiamo del margine ancora. Questo è stato il secondo anno con la Panigale V4 R e abbiamo ancora da imparare. Dal nostro punto di vista è la migliore, perché anche con i team satellite puoi vincere gare. Rinaldi lo ha fatto. Questo è positivo, chi sceglie la Ducati sa che può puntare a conquistare il podio o comunque a ottenere buoni risultati».
Foti è stato interpellato anche sulla scelta di sostituire Chaz Davies con Rinaldi: «Abbiamo preso questa decisione – spiega – per dare a Michael una chance, visti i risultati che ha ottenuto nel 2020 e siamo sicuri che possa conquistarne di importanti anche in futuro. Ovviamente ringraziamo Chaz per i grandi momenti passati con noi, il suo impegno e le emozioni che ci ha dato. Rimarrà nei nostri cuori per sempre».