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Mir, il GP del (possibile) Mondiale inizia con una caduta: “Ma sono sereno”

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Alessandro

Nel venerdì del weekend in cui si gioca il Mondiale, Joan Mir è solo dodicesimo, anche per colpa di una caduta. Ma non sente la pressione

Joan Mir in pista sulla Suzuki nelle prove libere del Gran Premio di Valencia di MotoGP 2020 (Foto Dorna)

A differenza di quella mondiale, che gli mette nelle mani questo weekend il primo match point per conquistare aritmeticamente il titolo con una gara di anticipo, la classifica del venerdì del Gran Premio di Valencia non arride a Joan Mir. Il pilota della Suzuki ha chiuso soltanto al dodicesimo posto la prima giornata della rivincita al Ricardo Tormo, dunque momentaneamente fuori dai primi dieci che gli garantirebbero l’accesso diretto alla fase finale delle qualifiche.

Colpa anche di una scivolata di cui è stato protagonista nella sessione del pomeriggio: “Sono caduto mentre provavo la gomma dura all’anteriore”, racconta lo spagnolo, “e con la seconda moto non ho avuto le stesse sensazioni. Con uno pneumatico usato all’anteriore e uno medio al posteriore non sono riuscito a migliorare il mio tempo. Ma non sono messo male, soprattutto per quanto riguarda il feeling”.

Joan Mir calmo nonostante la pressione del titolo

La pressione è talmente forte che potrebbe distruggere chiunque non è abituato a giocarsi un’iride, figuriamoci un pilota che ha soli 23 anni ed è appena alla sua seconda stagione in MotoGP. Eppure dalle parole di Mir traspare una calma olimpica: “Non sono rilassato, perché qui non puoi mai rilassarti! Ma sono tranquillo, perché il mio passo con le gomme medie è molto buono e anche con la dura all’anteriore non andavo malissimo. Per il momento sono soddisfatto, se tutto andrà normalmente domani mattina dovrei migliorare il suo tempo”.

A suo vantaggio c’è anche l’analoga difficoltà incontrata oggi dal suo diretto rivale nella corsa al Mondiale, Fabio Quartararo, che ha chiuso addirittura sedicesimo. “È solo venerdì, credo che tutti abbiano la possibilità di migliorare domani, anche io”, prosegue Mir. “Al momento penso solo a me stesso, alla mia moto, a fare la mia gara”.

E, naturalmente, a portare a casa il bersaglio grosso: “Sarebbe importantissimo per me e per la Suzuki. Sono tanti anni che le manca questo titolo, l’ultimo l’ha conquistato nel 2000, tantissimo tempo fa. Non so se lo vincerò, ma stiamo lavorando molto bene, siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto finora”.

Joan Mir in pista sulla Suzuki nelle prove libere del Gran Premio di Valencia di MotoGP 2020 (Foto Dorna)
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