Andrea Dovizioso non ha preso bene la mano leggera usata dalla Ducati nello scandalo Yamaha. E potrebbe chiederle i danni economici
C’eravamo tanto amati. Il sodalizio tra Andrea Dovizioso e la Ducati, durato per ben otto stagioni, potrebbe concludersi nel peggior modo possibile, a suon di carte bollate. Era già noto come il pilota di Forlì non avesse preso bene la decisione della Rossa di scaricarlo a fine anno, non rinnovando più il suo contratto in scadenza. Ma nessuno poteva immaginare che la squadra bolognese potesse addirittura essere trascinata in tribunale dal suo portacolori.
E invece è proprio quello che potrebbe accadere, per un effetto collaterale dello scandalo Yamaha. Per via dell’utilizzo di valvole irregolari nei propri motori, infatti, la Casa dei Diapason è stata penalizzata in classifica, ma i suoi piloti hanno mantenuto invece tutti i punti conquistati finora. E questa decisione di graziare i corridori di Iwata è stata avallata, in una riunione dell’associazione costruttori, da tutti i rivali, Ducati compresa.
Perché Dovizioso pensa di far causa alla Ducati
Una decisione che ha prodotto conseguenze anche sulla posizione in classifica generale di Andrea Dovizioso, perché l’eventuale sanzione comminata ai piloti Yamaha gli avrebbe consentito di guadagnare posizioni e, di conseguenza, anche premi economici in denaro. Per questo lui e il suo manager Simone Battistella non hanno preso bene la mano leggera scelta dai loro datori di lavoro contro la Casa avversaria.
“Se fosse vero che la proposta di avere una penalità solo per i costruttori è partita dalla Ducati, sarebbe una situazione profondamente imbarazzante”, commenta Battistella ai microfoni della Gazzetta dello Sport. “Né Andrea né io siamo stati informati della proposta in commissione, come della sentenza uscita in tarda serata, cosa che con una sola ora a disposizione per fare appello ha compromesso la possibilità di Andrea di fare una protesta. Ma, ancor più, ha conseguenze importanti a livello di classifica ed economiche. Stiamo cercando di capire cosa fare qualora si fosse verificata questa situazione”.
Per rivalersi di queste potenziali perdite, Dovizioso e Battistella stanno dunque valutando la possibilità di fare addirittura causa alla Ducati e chiederle i danni. Una prospettiva alla quale il direttore sportivo Paolo Ciabatti risponde così: “Sarei molto sorpreso se Andrea e Battistella stessero davvero pensando a un’azione del genere. Non è stata un’idea della Ducati, ma la ricerca di una posizione unanime per risolvere una situazione che si protraeva da tempo. I costruttori hanno comunicato alla direzione tecnica che era presente alla riunione che ci si aspettava come minimo che alla Yamaha venissero tolti i punti costruttori e team. È questa la verità”. Ma chissà se Dovi si accontenterà di questa spiegazione, oppure se a questa brutta vicenda si aggiungeranno anche ulteriori strascichi legali.