Apparso offuscato sul bagnato, in gara Leclerc ha tirato fuori gli artigli, ma poi ha osato troppo e sprecato una chance.
Il pit stop eccessivamente lungo di Vettel, lo ha di fatto favorito, o comunque gli ha permesso di agganciarsi al trenino buono per un piazzamento sul podio, poi, forse, è arrivato l’ordine di scuderia e Sebastian si è dovuto fare da parte per lasciarlo passare. Alla fine, però Charles Leclerc non è riuscito ad approfittare dell’occasione a portata di mano e nel corso dell’ultimo giro ha voluto strafare cercando di insidiare Sergio Perez, appena davanti a lui. Risultato: non solo la manovra non gli è riuscita, ma ha pure dovuto accodarsi al compagno. Una vera disdetta per il cocco di casa, che ovviamente desiderava ben figurare dimostrando di essere cresciuto e di non avere timore davanti alle insidie che la Turchia ha regalato in abbondanza.
Così, mentre Seb si congratulava con Hamilton e si andava a prendere quello che meritava, lui testa bassa rimuginava per il verdetto della pista. Sarà che la carica di Predestinato stia cominciando a pesare? Non lo sappiamo. Di certo alla bandiera a scacchi il monegasco era furioso. Con sé stesso ovviamente. “Ho fatto un lavoro di m***a”, l’urlo ripetuto via radio in inglese, per poi passare al “Sono un c******e” in italiano mentre l’ingegner Adami cercava, inutilmente, di tranquillizzarlo, di ricordargli che comunque aveva fatto una buona corsa, soprattutto se si pensa alle difficoltà emerse in qualifica.
Superata parzialmente la rabbia, davanti alle tv, il #16 è apparso leggermente più calmo. “Non ho parole. Non riesco a trovarne una che non sia sgarbata, ma sono davvero deluso”, il suo sfogo. “Mi dispiace perché eravamo ad un soffio dal secondo posto”. Nonostante la top 3 mancata, per il 22enne c’è motivo di sorridere. In classifica generale è 5° ad appena 3 punti dal 4° che è proprio Checo. Non male alla luce di una stagione tanto critica per la Rossa.
Chiara Rainis