Franco Morbidelli al settimo cielo per la terza vittoria MotoGP conquistata a Valencia, ma non nasconde del disappunto verso la Yamaha.
Uno straordinario Franco Morbidelli ha vinto la seconda gara MotoGP a Valencia. Partito dalla pole position, il pilota Petronas Yamaha SRT è riuscito a conquistare la terza vittoria in questo campionato 2020.
All’ultimo giro duello bellissimo con Jack Miller, che era riuscito anche a superarlo. Ma l’italiano ha sempre reagito e alla fine ha meritato questo successo sulla pista del circuito Ricardo Tormo. E ora è secondo nella classifica iridata, il migliore degli Yamaha con una M1 che è quella 2019 con qualche evoluzione.
Morbidelli ha commentato la vittoria odierna ai microfoni di Sky Sport MotoGP: «Gara durissima, ho cercato di spingere dall’inizio alla fine perché non volevo lottare con Jack. Però lui alla fine è stato bravo. Mi ha passato e l’ultimo giro è stata una lotta tra cani. Fortunatamente l’ho spuntata io, però è stato bravo quanto me. Non ho mai spinto così tanto dal primo all’ultimo giro. Nella lotta finale avevo un piccolo vantaggio con la hard davanti, infatti sono riuscito a incrociare. Magari perdevo in velocità pura, ma andava bene in curva».
Al pilota Petronas SRT viene domandato di spiegare le tre diverse gioie provate durante la stagione 2020: «Tre vittorie bellissime in MotoGP, non ci ero abituato ed è stato piacevole provare queste emozioni. Misano è stata speciale perché era il GP di casa, sono partito in testa e ho imposto il mio ritmo. Un po’ me l’aspettavo. Ad Aragon non me l’aspettavo, però ero in forma ed è stata strepitosa. Questa vittoria è arrivata dopo che ne avevo già fatte due e volevo molto vincere, anche se avevo potenziale inferiore rispetto alle scorse gare. Ho avuto le energie in più per farcela alla fine».
Che effetto fa a Franco essere il migliore rider Yamaha in classifica? Questa la risposta: «Fa un bell’effetto. Non nascondo che a inizio anno ero arrabbiato per la scelta Yamaha di darmi la moto dell’anno prima. Ma siamo riusciti a incanalare la rabbia nella giusta direzione. Ho lavorato molto a casa, poi nei test e abbiamo fatto rendere questa moto che non è affatto male su molte piste. La chiave è stata il lavoro, con la conoscenza immensa di Forcada».
Non manca un commento al trionfo di Joan Mir, campione del mondo MotoGP 2020 oggi: «Complimenti a lui, a Suzuki e a Brivio. Hanno messo insieme una squadra fantastica e Joan non ha fatto neanche un errore, molto bravo.».
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