Quanto accaduto durante le qualifiche della Turchia ha lasciato diversi piloti di stucco, compresi i due della Ferrari.
Un mezzo di rimozione in pista mentre il gruppo stava arrivando lanciato all’inizio della Q2. Questo è ciò che è avvenuto sabato scorso ad Istanbul. Passato sotto traccia, l’episodio era stato denunciato in maniera non certo indulgente a fine sessione dall’inglese della Red Bull Alex Albon. Subito dopo, come riportato in un nostro precedente articolo, era giunta la replica del direttore di gara Michael Masi, secondo cui la gru chiamata per spostare la Williams di Latifi, al momento dell’ingresso delle monoposto nell’area della curva 7 e 8 era già nella via di fuga. Per la Federazione Internazionale, quindi, nessuna irregolarità e soprattutto nessun rischio per l’incolumità dei driver. A fronte di una riposta del responsabile federale ritenuta sommaria e poco convincente, sono intervenuti due nomi pesanti del Circus come Sebastian Vettel e Charles Leclerc, a dir poco critici verso una disattenzione che a tutti ha riportato alla mente i fatti di Suzuka 2014, fatti tragici che a nove mesi di distanza costarono la vita a Jules Bianchi.
“Errare è umano, tuttavia in casi del genere la tolleranza deve essere pari a zero”, ha tuonato Seb. “Sono convinto che non si ripeterà più, comunque ne dovremo riparlare. E’ giusto capire perché si sia verificato”. “Lo shock è stato forte e credo che ne discuteremo nel prossimo meeting”, ha affermato invece il Predestinato, particolarmente colpito in quanto in Giappone non solo perse colui che lo aiutò a farsi largo nelle formuline, ma soprattutto un amico. “Non penso ci sia bisogno di ricordare gli eventi del passato”.
Sulla scia del #23, i ferraristi, con giusta solidarietà corporativa, hanno dunque riassunto e riportato il timore provato da tutti i colleghi nella seconda fase della lotta alla pole position. In fin dei conti le analogie sono state diverse. Sul tracciato nipponico quel giorno pioveva come ha piovuto in Turchia sia durante le qualifiche, sia in corsa.
Chiara Rainis
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