Alberto Puig fa i complimenti a Joan Mir e alla Suzuki per la vittoria del titolo mondiale. Le speranze Honda riposte nella classe Moto3.
Honda si appresta a chiudere questa stagione 2020 di MotoGP senza una vittoria. Alex Marquez ha regalato due podi, ma nella veste di rookie può ritenersi già abbastanza soddisfatto. Senza Marc Marquez il costruttore giapponese ha dovuto giocare un ruolo di spettatore e non può che complimentarsi con Suzuki e il neo campione Joan Mir, nuovo padrone della classe regina con una giornata di anticipo.
Il team manager HRC Alberto Puig fa un bilancio dello scorso week-end a Valencia, dove Taka Nakagami era in lotta per il podio prima di commettere un errore che lo ha proiettato nella ghiaia. Alex Márquez ha avuto un week-end più complicato a causa di un infortunio al polso sinistro causato da una caduta nella Q1. “Vogliamo congratularci con la Suzuki. Hanno fatto un lavoro fantastico come squadra e il loro pilota Joan Mir ha avuto una grande stagione – ha detto Alberto Puig -. Penso che sia stata una sorpresa per molte persone. Teoricamente, dovevano essere Yamaha e Ducati nelle prime posizioni a lottare per il campionato dopo l’incidente di Marc, ma la Suzuki ha dimostrato di essere qui per vincere e ne ha approfittato. Non possiamo che congratularci con loro per l’impegno e la fiducia che hanno avuto quest’anno”.
Se da Alex Marquez non c’erano grandi aspettative, l’attenzione era puntata su Nakagami, che da metà gara in poi ha provato ad alzare il ritmo. “Ha provato a sorpassare in diversi punti difficili, prima con Oliveira e poi con Pol Espargaró, ma sfortunatamente mentre lottava contro Pol all’ultima curva Taka è caduto – ha riassunto il team manager catalano -. Siamo delusi dalla caduta e dal risultato, ma siamo contenti dello spirito combattivo che ha dimostrato in queste ultime gare. Non accetta di essere lasciato indietro e spinge sempre di più. Quando ci provi, queste cose possono succedere “.
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Da ammirare anche lo sforzo di Alex Marquez che ha girato nonostante il dolore all’osso del polso. Stefan Bradl ha chiuso in zona punti senza tralasciare l’evoluzione della Honda RC213V. “Siamo molto contenti di Stefan perché ha alzato molto il suo livello e ci sta aiutando nello sviluppo delle nostre moto. Un altro punto positivo è che il titolo Moto3 è ancora aperto per l’ultimo weekend di gara a Portimao. Ai Ogura deve provare ad andare a vincere, questa è la sua unica opzione se vuole diventare campione del mondo”.
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