Nei prossimi giorni Tito Rabat farà sapere cosa sceglierà per il futuro. Due le opzioni: la Moto2 o il Mondiale Superbike.
Tito Rabat chiuderà quasi certamente la sua carriera da pilota MotoGP a Portimao. Per il pilota spagnolo resta una flebile speranza nel team Aprilia, ma da Noale spingono per un giovane pilota della Moto2 da affiancare ad Aleix Espargarò. Ad Esteve restano due possibilità: scalare in Moto2 oppure il Mondiale Superbike. Giovedì pomeriggio in Portogallo non ha voluto commentare il suo futuro professionale: “Non è stato ancora completato nulla. Vedremo cosa succederà. Durante questo fine settimana o poco dopo lo saprò. Non ho intenzione di dirlo ora, mi dispiace di aver vi fatto perdere tempo”.
Quello che è certo è di non voler portare soldi ad un team per continuare a correre, cosa avvenuta in Avintia e con cui è stato ripagato rescindendo il contratto con un anno di anticipo. “Sono giunto alla conclusione che sono un buon pilota e che non pagherò un altro euro per correre. Non devo farlo, penso che dovrei essere pagato per guidare”, ha detto Tito Rabat come riportato da Speedweek.com. “Soprattutto dopo quello che ho visto con una MotoGP privata in questi cinque anni. Ho già dimostrato il mio potenziale”, in riferimento ai suoi 33 podi, alle 16 pole position e al titolo Moto2 conquistato nel 2014.
Da scartare, forse, anche l’ipotesi Moto2. “Quando guardo come funziona la Moto2, non credo abbia senso tornare in questa classe. La Moto2 è fatta per i giovani piloti che poi si fanno avanti”. Più probabile, invece, il passaggio in Superbike. “Penso che il paddock SBK sia un posto più carino, più familiare e più divertente. Forse c’è meno interesse. Quello che è certo è che non pago più per le corse. Ma non so come andrà a finire la scelta tra Moto2 e Superbike. Dipende dalle condizioni, non solo dai soldi, ma dove posso essere felice e lavorare in modo da poter essere più veloce”.