Il duro sfogo di Leclerc via radio al termine del GP di Turchia ha fatto il giro del mondo. Ecco cosa ne pensa il compagno di squadra Vettel.
Nel giro di rientro ad Istanbul si è autoinflitto una serie di insulti degni di una flagellazione causa un’ultima tornata che avrebbe dovuto consentirgli di arrivare terzo e che invece lo ha visto soltanto quarto. Charles Leclerc domenica scorsa ha peccato di hybris, ed è chiaro che quelle amare parole pronunciate alla fine erano il sintomo della delusione per la figura da “pollo” appena fatta. Voleva la seconda piazza il monegasco e giustamente ci ha provato. Purtroppo per lui però gli è andata male tanto da non salire neppure sul podio. Dal canto suo il muretto ha tentato in tutti i modi di calmarlo e lo stesso Sebastian Vettel, beneficiario del clamoroso errore, lo ha invitato a non deprimersi troppo.
Certamente è facile mostrarsi solidali quando si è stati premiati da uno svarione altrui, ma vogliamo credere nella buona fede di Seb, il quale, guardando la reazione in parte esagerata del Principino ha rivisto sé stesso in epoca Red Bull, quando mal accettava di fine alle spalle dei vari team-mate Mark Webber e Daniel Ricciardo, esplodendo in episodi di nervosismo estremo. “E’ giusto che si sia arrabbiato. Ha sbagliato e così ha perso un piazzamento in top 3, ma guardando al quadro più ampio si renderà conto che è irrilevante”, la riflessione del quattro volte iridato riportata da Motorsport.com. “E’ giovane e veloce. Davanti a sé ha ancora tanti anni e questa giornata passerà in secondo piano. Ne sono certo”. Sarà forse stata la definizione di “Predestinato” a fargli prendere tanto male la sconfitta turca? D’altronde quando si è caricati di tante aspettative si teme sempre di non rispettarle. Senza dimenticare che lo stato di forma della Ferrari non è dei migliori e certamente nella mente del 22enne ci sarà la paura di essersi tirato la zappa sui piedi firmando con il Cavallino fino al 2024.
Chiara Rainis
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