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Categories: Motomondiale

Il boss Yamaha: “Cosa cambierà con Valentino Rossi nel team Petronas”

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Alessandro

Il team principal della Yamaha, Lin Jarvis, stila un bilancio della stagione 2020 e una previsione del 2021 per la sua Casa in MotoGP

Valentino Rossi sulla Yamaha nelle prove libere del Gran Premio del Portogallo di MotoGP 2020 a Portimao (Foto Dorna)

“Sarà un cambiamento, senza dubbio, sarà diverso quando si trasferirà nel box a fianco”. Nella conferenza stampa di rito di fine campionato, il team principal della Yamaha Lin Jarvis guarda già al futuro. Al cambiamento epocale che interverrà nella prossima stagione, con il passaggio di Valentino Rossi dalla squadra ufficiale a quella satellite Petronas.

Ma questa perdita di gradi non comporterà un’analoga perdita d’importanza per il Dottore all’interno della grande famiglia della Casa dei Diapason, promette Jarvis: “D’altronde riceverà un trattamento ufficiale, avrà la moto ufficiale con le stesse specifiche dei piloti ufficiali. È vero che alcuni aggiornamenti tecnici arriveranno prima alla squadra ufficiale, ma Valentino è un elemento molto importante per raccogliere i dati. Credo che le modalità di sviluppo della moto non cambieranno in maniera decisiva”.

L’analisi della stagione 2020 della Yamaha

L’ultimo weekend di Valentino Rossi nel team ufficiale Yamaha coincide però anche con l’ultimo weekend di un’annata complicata quanto agrodolce nei risultati per il costruttore di Iwata. Il boss coglie dunque l’occasione per tracciare un bilancio finale del campionato, dal quale traspare tanto rammarico e tanta delusione.

“È difficile dare un unico giudizio sulla stagione”, spiega. “Gestire quest’anno con il Covid è stato pesante per tutti, per i costruttori, i piloti e lo staff. Noi abbiamo avuto i nostri alti e bassi, iniziando con una doppietta nelle prime gare. Ma non appena abbiamo vinto a Jerez abbiamo scoperto anche il nostro tallone d’Achille: il problema alle valvole. Già nelle prime prove libere Maverick lo ha accusato, poi Valentino si è dovuto ritirare nella prima gara e Franco nella seconda. Questo ci ha seguito per tutto l’anno e, in alcuni casi, ha impedito ai nostri piloti di cogliere prestazioni migliori”.

L’inconveniente dei propulsori è costato caro per le speranze della Yamaha: “Abbiamo dovuto modificare il motore, depotenziarlo e tenere ferme otto unità virtualmente per tutto l’anno”, conferma Lin. “Alla fine dell’anno abbiamo deciso di pagare lo scotto della penalità, che ha condizionato il titolo costruttori e quello per i team, fortunatamente non i piloti”.

Le aspettative di Lin Jarvis

Ma non sono stati solo i motori a creare difficoltà: “Abbiamo avuto problemi con l’aderenza, la trazione e la frenata. In alcune circostanze avevamo due specifiche differenti in pista: tre piloti con la moto nuova e Morbidelli con la versione 2020 A, che ha una base diversa. Nella seconda metà dell’anno lui ha vinto tre gare, è l’uomo più in forma mentre gli altri fanno fatica. La moto non è riuscita ad ottenere costantemente le prestazioni che speravamo in tutte le piste, per problemi fondamentali di progetto, che non hanno niente a che fare con quello alle valvole”.

Per il 2021, però, la speranza e l’impegno concreto del marchio giapponese è quello di fare meglio. Approfittando anche dell’arrivo in squadra del nuovo collaudatore Cal Crutchlow, dal quale ci si attende un contributo maggiore rispetto a quello, piuttosto scarso, dato da Jorge Lorenzo in questa stagione.

“L’ingaggio di Crutchlow è una dichiarazione d’intenti”, conclude Jarvis. “Siamo pienamente convinti di aver scelto l’uomo giusto: un gran lavoratore che ha fame di unirsi al nostro progetto. Non ripeteremo lo stesso errore: l’anno prossimo effettueremo un programma di test più fitto. I nostri ingegneri hanno raccolto molte informazioni e modificheranno il telaio, anche sulla base dei test pre-campionato e delle indicazioni di Cal. Siamo fiduciosi di poter risolvere questo problema per il prossimo anno”.

Il team principal della Yamaha, Lin Jarvis (Foto Mirco Lazzari gp/Getty Images)
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