Cal Crutchlow ha raccontato la notte brava vissuta nel paddock a Valencia con Jack Miller, i fratelli Alex e Sam Lowes e Dakota Mamola
L’ultima notte di Cal Crutchlow prima di un Gran Premio da pilota in MotoGP è trascorsa nella normalità più assoluta: “Dormirò, starò bene”, ha previsto ieri il pilota inglese, che a Portimao disputerà la gara conclusiva della sua carriera prima di passare al ruolo di collaudatore (ed eventualmente wild card) per la Yamaha.
Ma un paio di settimane fa non è andata allo stesso modo. Cal ha infatti raccontato una notte brava di festeggiamenti anticipati per la chiusura della stagione che si è svolta nel paddock del circuito Ricardo Tormo alla domenica sera, subito dopo il Gran Premio d’Europa, la prima delle due gare corse a Valencia.
Quella serata alcoolica di Cal Crutchlow a Valencia
Protagonista lui stesso insieme all’amico Jack Miller, che aveva messo a disposizione il suo motorhome per l’occasione, ai due fratelli Alex e Sam Lowes (il primo pilota di Superbike, il secondo di Moto2), e a Dakota Mamola (figlio del leggendario Randy). La serata si è rivelata veramente folle, naturalmente con l’aiuto di una buona dose di alcool.
“Le cose si sono messe in un modo un po’ sbagliato, è andato tutto a pezzi”, racconta Crutchlow. “La cosa più divertente di tutta la notte è stata alle 4:45 del mattino, quando abbiamo praticamente fatto irruzione nel motorhome di Joan Mir. Era mezzo aperto, quindi siamo riusciti ad aprire un po’ la porta ed entrarci. Pensavamo che lui fosse dentro e volevamo svegliarlo perché aveva vinto la gara, ma invece non c’era. Perciò abbiamo provato a cercare il suo trofeo per fare delle foto ma probabilmente l’aveva portato a casa”.
Si è trattato, insomma, di una specie di saluto finale al paddock, nel perfetto stile scatenato tipico del britannico: “È stata una bella serata. È stato bello viverne una così prima di andarmene, perché domani sera ripartirò per tornare a casa, non resterò qui. Avrei potuto tranquillamente farne una del genere anche al sabato, ma in quel caso di certo non mi sarei schierato in griglia di partenza, sarei rimasto a letto!”.
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