Tra le voci convinte del valore di Hamilton anche quella di Massa. Il brasiliano ha detto la sua anche sul ritorno di Alonso.
In Turchia la scorsa settimana Hamilton ha ufficialmente raggiunto i sette titoli iridati di Schumacher. Un risultato storico che fino all’avvento del binomio invincibile con la Mercedes sembrava un miraggio per chiunque e che oggi non viene valutato a dovere proprio per il bolide che ha tra le mani l’inglese. Chi invece non sembra avere dubbi sui meriti di Lewis è Felipe Massa, conquistato dalle doti dell’asso di Stevenage. “E’ allo stesso livello di Michael“, ha dichiarato il paulista ad AS riconoscendogli il blasone di migliore della sua epoca se non di tutti i tempi. “Ha dimostrato le sue capacità sin dall’esordio in McLaren quando riuscì a fare meglio del suo compagno di squadra Alonso, perdendo il mondiale soltanto per un punto a causa di un errore in Brasile. I record che ha battuto quest’anno poi sono molto importanti”.
Ham sul tetto del mondo secondo il 39enne, o comunque sullo stesso gradino di Schumi, e subito dietro Fernando Alonso, il più atteso sulla griglia di F1, dove tornerà nel 2021 dopo una pausa di due campionati. “E’ un fenomeno. Un talento non comune”, ha affermato l’ex ferrarista puntando però l’attenzione sul fatto che la Renault non è una squadra al top e lui, appunto, è stato lontano dalle scene per un po’. “L’assenza prolungata potrebbe pesare, senza contare che a 40 anni si troverà a lottare con ragazzini di 20-25. L’età potrebbe rappresentare un problema. Comunque il suo rientro è positivo per lo sport”, la considerazione chiusa poi dal ricordo della diversità di rapporto con l’asturiano (2010-2013) e con il tedesco (2006) quando con loro aveva condiviso il box del Cavallino. “Fernando è stato un rivale duro, Michael un professore”, ha detto.
Chiara Rainis