Il 2021 potrebbe vedere diversi piloti oggi impegnati in F1 sulla griglia di partenza in IndyCar. A dirlo è un ex ormai da anni negli USA.
Fuga negli Stati Uniti? Migrazione in cerca di fortuna? Questo è ciò a cui con ogni probabilità assisteremo a partire da metà dicembre quando la stagione di F1 2020 sarà bella che archiviata e i piloti messi alla porta dalle rispettive squadre dovranno trovare un alternativa. Un sentore di cambio vita arrivato fino in America dove sono convinti che i due della Haas Kevin Magnussen e Romain Grosjean, e l’attuale Racing Point Sergio Perez, saranno al via del prossimo campionato IndyCar.
“Sarebbe fantastico se arrivassero, ma devono fare in fretta perché i sedili migliori si stanno esaurendo”, il commento entusiasta rilasciato al magazine GQ da Max Chilton, compagno del compianto Jules Bianchi alla Marussia nel 2013 e nel 2014, poi trovatosi a piedi al momento del fallimento del team. Purtroppo per loro, però, al di là dell’oceano le cattive pratiche sono le stesse che ben conosciamo, e qualora i suddetti non dovessero riuscire a portare una dote in denaro, il rischio è di rimanere con un pugno di mosche in mano. “Se sei forte e hai un buon pacchetto finanziario alle spalle un posto lo trovi facilmente. Non è come nel Circus che i volanti sono solo due per squadra”, ha comunque precisato l’inglese.
Parlando degli ex colleghi, il 29enne si è detto particolarmente dispiaciuto per il destino di Checo, in quanto meritevole di un volante nel Circus, magari nella competitiva Red Bull al posto di Alex Albon. “Non essendo legato al marchio la vedo difficile”, ha tuttavia considerato con rammarico.
Sulla situazione di K-Mag si è invece espresso Marcus Ericsson. Per lo svedese, ex Caterham e Sauber il danese saprà dare spettacolo negli USA. “In Indy i driver fanno la differenza. Lui poi ha uno stile aggressivo che ben si addice a queste macchine. Inoltre nel motorsport americano si possono ingaggiare duelli serrati e i commissari intervengono di meno”, ha chiosato ricordando il rapporto complicato tra il biondo di Roskilde e gli steward.
Chiara Rainis