Fabio Quartararo pensa già da pilota Yamaha factory e prepara quattro richieste per i tecnici di Iwata con l’obiettivo di migliorare la M1.
La stagione 2020 di Fabio Quartararo si chiude con l’ottava posizione finale in classifica iridata. Dopo il doppio round di Jerez per il francese erano previsti ben altri traguardi, sembrava potersi affermare campione del mondo senza troppe difficoltà, ma alla fine è inciampato alla pari degli altri piloti Yamaha con moto factory sulla mancanza di grip al posteriore. I buonissimi risultati di Franco Morbidelli spingono a fare delle riflessioni, tanto da considerare la M1 2019 migliore dell’ultima edizione.
A Portimao Fabio ha tagliato il traguardo in 14esima piazza, raccogliendo appena due punti e vedendosi sorpassare in classifica anche da Jack Miller. Nelle ultime sei gare ha raccolto un misero bittino di 19 punti che ha segnato indelebilmente la corsa al titolo iridato. “Oggi è stato difficile fare qualcosa di meglio”, ha spiegato ‘El Diablo’ al termine del Gran Premio del Portogallo. “Dopo pochi giri ho iniziato a soffrire con la moto, non avevo grip e litigavo tutto il tempo. Mi dispiace tanto, mi aspettavo un altro tipo di weekend. Forse avrei potuto finire tra il quinto e l’ottavo, ma è uscito diversamente rispetto a come pensavamo”.
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Fabio ha le idee abbastanza chiare
Fabio Quartararo ammette di non essere per niente soddisfatto della sua stagione nonostante abbia vinto tre gare con la sua YZR-M1, l’ultima in Catalogna lo scorso settembre: “Quando finisci le gare in questo modo, è difficile essere contenti di questo finale di stagione… Sono sicuro che ci sia una soluzione ai nostri problemi. La moto dell’anno scorso era competitiva, quindi dobbiamo cercare di migliorare la M1, soprattutto il grip al posteriore. In Yamaha sono molto motivati, vogliono fare bene. So che stanno lavorando e sono convinto che troveranno il modo per ripartire e risolvere i nostri problemi”.
Dal prossimo anno il 21enne francese vestirà i colori del team factory e ha già in mente le sue richieste da fare ai tecnici di Iwata. “Non ho molta esperienza in MotoGP, ma in realtà ho quattro idee da proporre alla Yamaha per migliorare la moto e renderla competitiva. Parlerò con loro per capire come si muoveranno, entrambi crediamo molto in questo progetto”.