Le regole imposte dalla FIA per il 2022 dovrebbero sulla carta favorire la battaglia, ma per Verstappen la Mercedes resterà davanti.
E se fosse stata tutta una finta? La Federazione Internazionale con l’introduzione del budget cap e delle nuove regole rivoluzionarie per il 2022 si era ufficialmente proposta di mettere la parola fine al dominio incontrastato e per molti versi noioso delle Frecce Nere. E se invece il cambiamento fosse stato sollecitato giusto per smuovere le acque e lasciare esattamente intatto lo status quo? La risposta potremmo ottenerla solo al momento opportuno, di certo nel Circus c’è qualcuno che dubita che lo spettacolo a cui assisteremo sarà molto diverso da quello attuale.
“Dobbiamo fare in modo che la corse siano più eccitanti e che i piloti siano in grado di stare in scia ad altre vetture. Non è possibile che le qualifiche si rivelino ancora una volta un fattore decisivo per i weekend di gara come accade oggi”, ha affermato a Motorsport.com. Secondo l’olandese l’unico modo per movimentare i GP sarebbe quello di imitare la MotoGP dove anche se si parte arretrati si ha sempre la chance di recuperare. “Da noi nella maggior parte dei tracciati è dura stare in scia ad un’altra vettura”, ha spiegato. “Il regolamento in vigore fra due stagioni dovrebbe risolvere il problema, ma non è detto che la Mercedes sarà rallentata”. Per far comprendere cosa non funziona nella F1 attuale, il #33 ha preso d’esempio quanto accaduto lo scorso gran premio di Turchia, in cui malgrado la sua Red Bull fosse più veloce di tre decimi rispetto alla W11 di Bottas non riusciva a passarlo.
“Sorpassare è piuttosto complicato e credo che team e FIA lo abbiano capito”, ha rilanciato il preferito dell’equipe energetica. In ogni caso, come riconosciuto dallo stesso figlio d’arte, sebbene il ripristino dell’effetto suolo dovrebbe garantire battaglie serrate, non è sicuro che le scuderie prima in vantaggio non lo saranno più.
Chiara Rainis