Il responsabile sportivo di Liberty Brawn rivela che il 23esimo GP del 2021 sarà deciso in base al denaro offerto alla F1.
Come avrebbero cantato i Pink Floyd “money, it’s gas”. I soldi muovono tutto, ed evidentemente definiscono anche dove deve correre la F1. Questa triste presa di coscienza ci arriva dalle recenti parole di Ross Brawn, uomo di Liberty Media, che ha ammesso come l’ultimo round rimasto da programmare per l’anno prossimo, ovvero quello lasciato libero dal Vietnam, sarà proprio il denaro a decretarlo. Certo, oggi ci si nasconde dietro alle problematiche economiche scatenate dal Covid, ma la realtà è che è ormai diverso tempo che la massima serie a ruote scoperte va dove ci sono i dollaroni, alla faccia dei circuiti con gli attributi.
“Non c’è dubbio che vogliamo tornare alla normalità nel 2021, quindi prenderemo in forte considerazione l’aspetto commerciale”, ha confidato il manager inglese a La Gazzetta dello Sport. “Alcuni Paesi si troveranno in posizione migliore rispetto ad altri perché saranno in grado di fare offerte più interessanti e non potremo ignorarlo”. I governi capaci di sborsare cifre cospicue, dunque, avranno peso e ascolto. Questo significa quasi certamente che non ci sarà un secondo appuntamento in Italia come invece si è di recente pubblicamente augurato il Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani.
Per quanto riguarda invece l’avvio del mondiale venturo, cresce l’ottimismo circa le chance di conferma dell’Australia, anche sulla scia delle notizie riguardanti all’arrivo del vaccino contro il Coronavirus. “Sul fronte pandemia a Melbourne sono messi bene”, ha proseguito l’ingegnere della Greater Manchester. “Ricordo quando ho iniziato a lavorare in questo sport, per andare su certi tracciati bisognava prima vaccinarsi, quindi farlo di nuovo credo sia un buon compromesso”.
Il 66enne ha infine rimandato al mese di dicembre la news relativa al luogo in cui si svolgeranno i test invernali. Per adesso il ballottaggio è tra Spagna e Bahrain.
Chiara Rainis