Lewis Hamilton spiega i motivi del suo rifiuto alla Ferrari: “Ho visto cose che non rispecchiano i miei valori ed il mio approccio”
Quello di vedere il più forte pilota dell’era contemporanea, Lewis Hamilton, al volante della vettura più leggendaria e idolatrata del mondo, la Ferrari, è stato a lungo un sogno cullato da tutti gli appassionati della Rossa di Maranello. Un sogno che è destinato a rimanere tale e a non realizzarsi mai, però, a detta dello stesso diretto interessato. “Non succederà, io credo”, dichiara senza mezzi termini il numero 44.
Qualche contatto è effettivamente avvenuto, nel recente passato, come il sette volte iridato ha confermato qualche giorno fa. L’anno scorso si era parlato di ben due incontri con il presidente John Elkann, che però, ha poi svelato Lewis alla Gazzetta dello Sport, non sono mai andati “oltre il capire che opzioni ci fossero sul tavolo, e non erano quelle giuste”. Ma non si è trattato solo di un mancato incontro di opportunità o di proposte economiche, rivela oggi Hamilton nel corso di una lunga intervista concessa ai microfoni della rivista Gq, bensì di una precisa scelta di campo compiuta dall’anglo-tedesco.
Il vero rapporto tra Lewis Hamilton e la Ferrari
“Nella mia epoca ci sono state cose che ho visto nelle quali non vedo necessariamente rispecchiati i miei valori ed il mio approccio”, ha attaccato l’iridato in carica. “Tuttavia immagino che ogni pilota abbia sognato come sarebbe stato sedersi nell’abitacolo rosso. Non voglio mancare loro di rispetto, ma quando mi ritirerò voglio lavorare con Mercedes per aiutarli ad essere ancora migliori nel mondo esterno”.
Questo non toglie che nemmeno Hamilton sia immune al fascino del Cavallino rampante, di cui possiede in effetti diverse vetture stradali: “Sono sempre stato positivo verso la Ferrari“, ha ammesso. “Ho visto Michael vincere lì. Sono sempre stato un fan della Ferrari. Ricordo che una delle prime auto che ho comprato è stata una Ferrari. Penso che sia una squadra e un marchio estremamente iconico”.
Leggi anche —> Il retroscena di Hamilton: “Quanto sono stato vicino a passare alla Ferrari”