Charles Leclerc ammette che non si aspettava una stagione 2020 così deludente, ma promette anche che la Ferrari tornerà a vincere
Charles Leclerc affida ad una lunga intervista concessa ai microfoni del prestigioso quotidiano inglese The Times il bilancio della disastrosa stagione 2020 della sua Ferrari. Ma anche, e forse soprattutto, la dichiarazione sulle sue aspettative in vista del futuro.
Il monegasco ammette infatti di essere rimasto colpito anche lui dall’entità delle difficoltà in cui è rimasta invischiata la Rossa di Maranello in questo campionato. Eppure i miglioramenti, piccoli quanto promettenti, che la SF1000 ha dimostrato nelle sue ultime uscite in pista lo fanno ben sperare. A tal punto da promettere ai suoi tifosi che, entro i prossimi due anni, il Cavallino rampante tornerà a lottare per i risultati che gli competono.
“Ci aspettavamo di aver compiuto un passo indietro rispetto alla passata stagione, ma è stata un po’ una sorpresa vedere quanto ci siamo ritrovati in difficoltà alla prima gara in Austria”, ha dichiarato il Piccolo principe. “Nonostante ciò, abbiamo lavorato abbastanza bene negli ultimi quattro o cinque Gran Premi, portando piccoli aggiornamenti che sono andati tutti nella direzione giusta. Se continuiamo così, sono sicuro che torneremo nella posizione in cui vogliamo essere, quando entrerà in vigore il cambiamento regolamentare nel 2022″.
Leclerc si è aperto anche a proposito del suo carattere estremamente autocritico, emerso in maniera esplosiva al termine dello scorso Gran Premio in Turchia, quando via radio si è sfogato dandosi più volte del “co…one” per l’errore che ha commesso all’ultima curva e che gli ha fatto perdere il podio.
“Con mio padre è stato molto difficile gestire questo aspetto, ma grazie al lavoro che ho svolto quando ero ancora più giovane, oggi sono più forte mentalmente”, spiega Charles. “Ero una persona molto emotiva, adesso lo sono molto meno, anche se questo forse non è l’aggettivo giusto da utilizzare. Da piccolo non riuscivo a controllare le mie emozioni, mentre ora sì. Questo mi aiuta molto, soprattutto in determinate situazioni”.
E, a proposito di suo padre, il giovane pilota del Principato ha ricordato anche la difficile gara di Formula 2 in Azerbaigian che si ritrovò a dover disputare subito dopo la sua scomparsa: “Ero molto triste, ma quando sono salito in macchina dovevo concentrarmi su una cosa, ovvero guidare”, ha raccontato Leclerc. “A Baku ho pensato: ‘Cosa vorrebbe ora mio padre?’. Era abbastanza arrabbiato ogni volta in cui arrivavo secondo. Lui voleva che io vincessi sempre, quindi ho detto a me stesso che dovevo vincere per lui”.
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