Pit Beirer è soddisfatto della stagione KTM 2020. Tre vittorie del marchio e un futuro che promette davvero bene.
KTM chiude positivamente il Mondiale 2020, con le due vittorie di Miguel Oliveira e una del rookie Brad Binder. La casa austriaca ha fatto un enorme passo avanti quest’anno, grazie anche al lavoro di un collaudatore esperto del calibro di Dani Pedrosa. Il direttore di KTM Motorsport Pit Beirer è più che soddisfatto dopo le prime quattro stagioni in classe regina. “Quando mi sveglio di notte, a volte mi chiedo se ora sia tutto vero. Quando abbiamo iniziato a costruire il progetto MotoGP a Mattighofen nel 2014 con un foglio di carta bianco, questi successi erano così lontani… L’intera azienda ha contribuito a far decollare questo progetto”.
Da fanalino di coda KTM è adesso un costruttore molto ambito e dal prossimo anno potrà contare tra le sue file un veterano come Danilo Petrucci in cerca di riscatto dopo due stagioni con Ducati fra alti e bassi. “Quattro anni fa non avremmo potuto immaginare questo successo – ha ammesso Pit Beirer a Speedweek.com -. Ma stavamo crescendo costantemente, aggiungendo sempre nuovi componenti alla pista. Siamo migliorati di anno in anno. Ogni anno arrivava una nuova moto, il gap diminuiva, si capiva che stava succedendo qualcosa. Ma ci sono state anche battute d’arresto, dovevi adattare la moto alla nuova generazione di pneumatici, ora in autunno le temperature erano fresche”.
La casa di Mattighofen ha vissuto una breve parentesi in salita con le temperature più elevate dell’estate, in particolare a Misano/2 e ad Aragon/1, dove nessun pilota KTM ha centrato la top-10. “Dopo il GP di Aragon, abbiamo analizzato quello che era successo e così abbiamo trovato la nostra strada per tornare in cima”, ha concluso Pit Beirer. “Di conseguenza, abbiamo ribaltato la situazione a nostro favore nelle ultime gare e abbiamo ottenuto la nostra terza vittoria a Portimao su quella che è forse la pista più difficile dell’anno. Era difficile da capire, ma ci piace”.