Malgrado il caos seguito all’incidente di Grosjean, la Ferrari non riesce ad approfittare e finisce a punti solo per il ko di Perez.
Per fortuna che Vettel, al termine delle qualifiche di sabato pomeriggio, aveva dichiarato che in corsa sia lui, sia il compagno di squadra Lecerc, si sarebbero comportati da volpi, ovvero, avrebbero sfruttato ogni evenienza per cercare di risalire la classifica. Anche in Bahrein, come nel 99% dei GP disputati in questa stagione, la Ferrari non si è dimostrata all’altezza faticando dall’inizio alla fine. Se Charles è riuscito a tagliare il traguardo al decimo posto, raggranellando così un misero punticino, è stato solo per merito del ritiro di Sergio Perez quando mancavano una manciata di chilometri dalla bandiera a scacchi, mentre per quanto riguarda Sebastian, la sua gara sul circuito di Sakhir è stata ancora più deludente. In polemica con il vicino di box per un paio di episodi in cui i due hanno rischiato di arrivare al contatto, il tedesco si è lamentato via radio per l’inguidabilità della sua SF1000. Capace di superare l’Alfa Romeo di Kimi Raikkonen soltanto per un errore del finlandese, e in seguito la Williams di Nicholas Latifi, è giunto 13esimo dopo essere stato a lungo in ultima piazza.
Ormai non sorprende neppure più sapere che entrambi i piloti sono stati doppiati dal vincitore Hamilton, tanto è diventata la prassi, ma ciò che allarma e sorprende ogni volta è la facilità con cui la Rossa subisce i sorpassi. Rispetto alle vetture concorrenti, comprese quelle che dovrebbero essergli stabilmente alle spalle, sembra ferma. Un dato di fatto, questo, che non può non far riflettere ed agire la scuderia di Maranello, nella speranza che non vi siano più repliche già dal prossimo anno malgrado tutte le limitazioni imposte dalla FIA in termini di sviluppo delle auto.