Lo scioccante racconto di Alan van der Merwe, il pilota della medical car tra i primi a soccorrere Romain Grosjean dopo l’incendio
È anche merito di Alan van der Merwe, 32enne sudafricano pilota della medical car, se Romain Grosjean è uscito pressoché indenne dal terribile incidente al primo giro del Gran Premio del Bahrein: il botto con la AlphaTauri di Daniil Kvyat alla curva 3 e lo schianto con le barriere di protezione, in seguito al quale la sua Haas si è spezzata a metà ed è andata a fuoco.
Tra i primi ad accorrere sulla scena e a prestare soccorso al francese c’è stato appunto Van der Merwe, insieme al dottor Ian Roberts, rimasto comprensibilmente scioccato dalla vicenda. “Non ho mai visto un impatto del genere e così tanto fuoco in dodici anni di attività”, ha raccontato al rientro nella corsia dei box. “Ci è voluto un po’ perché ci rendessimo conto di cosa stesse succedendo. Sono sicuro che è passato solo circa un secondo, ma ci è sembrato un’eternità. Poi Grosjean ha iniziato ad uscire dalla macchina, il che è stato incredibile, dopo un incidente del genere”.
Sospiro di sollievo per Grosjean
Dopo aver abbandonato i rottami della sua monoposto, Grosjean è stato sottoposto ad un primo controllo e poi inviato in ospedale in via precauzionale, avendo riportato ustioni alle mani e alle caviglie e una sospetta frattura alle costole. “Quando abbiamo visto che stava bene ci siamo sentiti un po’ sollevati”, prosegue Van der Merwe. “È stato molto impressionante. Questo dimostra che tutti i sistemi di sicurezza che abbiamo sviluppato, dalle barriere all’Halo alle cinture di sicurezza, hanno funzionato a dovere. Senza uno solo di questi elementi, il risultato sarebbe potuto essere molto diverso”.
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