A seguito del terribile incidente occorso a Grosjean lo scorso weekend in Bahrein, la FIA ha deciso di intervenire sul circuito.
Sono ancora nella mente di tutti le immagini della Haas di Grosjean che finisce, con la velocità di un proiettile, all’interno del guard-rail situato alla curva 3 del circuito di Sakhir, prima di spezzarsi in due e prendere fuoco. Un fotogramma spaventoso che ha fatto sorgere parecchie domande, ad esempio, come mai fosse presente una barriera del genere proprio in quel punto.
Cosa ha deciso di fare la Federazione
Come noto a partire da questo venerdì pomeriggio, ora italiana la F1 tornerà a girare sulla pista del Bahrein utilizzando un layout più breve che tuttavia include alcuni dei cambi di direzione della versione adottata di solito, tra cui proprio quella del crash che ha coinvolto il ginevrino. Per questo oltre ad aver rimpiazzato le barriere, la FIA ha deciso di aggiungere a scopo precauzionale un’ulteriore protezione in gomme così da attutire l’urto in caso di uscita. I federali hanno optato anche per la rimozione del cordolo in approccio alla curva 9, un punto molto rapido, che comprende parte della piega 13 del tracciato standard, in modo da ridurre il pericolo di decollo in un eventuale contatto. Sempre lungo quel tratto il muro di pneumatici verrà esteso nella parte destra e aumentato a quattro file. “Questi cambiamenti sono stati apportati in accordo con l’Articolo 5 delle Condizioni di Licenza del Circuito redatte dalla FIA, di conseguenza la qualifica di Grado 1 dichiarata per l’impianto resterà valida”, si legge sul documento ufficiale.
Ricordiamo che dall’incidente di domenica scorsa Romain è uscito pressoché illeso, con solo qualche bruciatura alle mani. Attualmente si trova ancora a Manama per proseguire le cure riabilitative, ma è stato dimesso dall’ospedale e nel complesso è in buone condizioni. Il suo obiettivo resta quello di tornare in macchina per il gran finale di Abu Dhabi, quando chiuderà anche la sua carriera nel Circus.
Chiara Rainis