Marco Melandri risponde alla domanda di un tifoso su Instagram e mette a confronto la sua carriera con quella di Valentino Rossi
“Perché sei invidioso di Valentino Rossi e non ammetti che è più forte di te?”. La domanda rivoltagli da un appassionato sul suo profilo ufficiale di Instagram era esplicitamente provocatoria, ma Marco Melandri non ha arretrato di un centimetro.
Anzi, ha contrattaccato: riconoscendo da un lato il palmares del suo collega e connazionale, che conta ben nove titoli mondiali, ma ribadendo l’orgoglio per la sua carriera e la disparità di trattamento che ritiene di avere vissuto a livello mediatico. “Mai detto”, ha risposto Macio, “i numeri parlano da soli, ma quando feci secondo ero il primo dei perdenti, quando lo fece lui vinse il titolo di vicecampione. Non cambierei mai la mia vita con la sua”.
Una carriera, quella del pilota ravennate, alle cui svolte decisive spesso non hanno corrisposto occasioni veramente all’altezza del suo talento. E un po’ di rammarico, quando ripensa al suo passato in MotoGP, in effetti dalle sue parole traspare: “Potessi tornare indietro sicuramente cambierei qualcosa, ma con le stesse opportunità rifarei le stesse scelte, perché erano le uniche opzioni veramente valide. Ma tante volte sono stato nel posto giusto al momento sbagliato e non ho concretizzato”.
Melandri parla anche di Iannone
Ma Valentino Rossi non è stato l’unico pilota di cui Melandri è stato chiamato a parlare nel corso della sua sessione di domande e risposte sui social network. Marco si è espresso infatti anche sulla delicata questione di Andrea Iannone. “I fatti dicono questo: era positivo”, ha sottolineato. “Mai visti quattro anni di squalifica, sono sempre stati due negli altri sport. Sostenere la contaminazione alimentare era l’unica difesa possibile. Ma il regolamento antidoping dice che l’atleta è sempre e comunque responsabile di quello che viene trovato nelle sue analisi”.
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