In una lunga intervista, Charles Leclerc si racconta tra le difficoltà e le gioie di questo complicato 2020 e le aspettative per il 2021
I limiti tecnici della SF1000 non gli hanno consentito di prendersi troppe soddisfazioni, in questo campionato del mondo 2020 di Formula 1. Eppure Charles Leclerc ha trovato comunque il modo di prendersi qualche momento di gloria, grazie a prestazioni brillanti come il giro di qualifica che gli è valso il quarto posto sulla griglia di partenza del Gran Premio di Sakhir di questo weekend. Ribadendo il suo talento cristallino che ormai tutti gli riconoscono.
“All’inizio della stagione era difficile accettare la nostra situazione”, confessa in un’intervista ai microfoni dell’emittente televisiva inglese Bbc. “Ho sempre avuto il sogno di correre con la Ferrari per vincere. E venivo da un primo anno molto positivo, in cui avevo vinto il mio primo GP, il mio sogno fin da bambino. Ma verso fine stagione ero un po’ deluso per aver commesso errori importanti che avrei preferito evitare. Fa parte dell’apprendistato, quindi mi sono dato l’obiettivo quest’anno di fare meglio e sbagliare meno, che penso di aver raggiunto. Riguardando la stagione, sono estremamente contento, ma d’altro canto la macchina non è stata buona come l’anno passato, perciò purtroppo non ho potuto dimostrare con i risultati quanto sia stata positiva l’annata. Ma per fortuna in qualche modo le persone si sono comunque rese conto che stessi facendo un lavoro migliore dell’anno scorso e questo mi motiva”.
Leclerc tra meriti e sbagli
Insomma, il Piccolo principe sembra sulla buona strada per unirsi agli altri grandi della storia del Cavallino rampante. “Sarebbe incredibile”, afferma. “Mi piace fare le cose diversamente. Cerco sempre di fare cose che le persone non si aspettano, perché questa è la cosa più emozionante di questo sport: bisogna sempre sorprendere gli altri in pista, altrimenti per loro è troppo facile. A volte va come mi aspetto, a volte no, e in questo caso imparo. Ma è bello sentire questi complimenti e spero di meritarmeli, anche se cerco di concentrarmi su me stesso e non pensarci troppo”.
Il monegasco, però, è molto consapevole anche dei suoi errori, come nel caso di quello commesso all’ultimo giro del Gran Premio di Turchia, che gli è costato il podio: “Ero così frustrato, estremamente insoddisfatto di me stesso a fine gara, come avete sentito via radio”, ammette. “Ma d’altro canto, appena sono uscito dalla macchina ho capito ciò che avevo fatto, non mi sono buttato totalmente giù. Via radio sembrava così, ma poi sono stato molto onesto con me stesso. Quando faccio un buon lavoro lo so, e me lo riconosco, ma quando sbaglio sono frustrato. In quel giorno, anche se prima dell’errore avevo lavorato molto, molto bene, sbagliare nel momento peggiore mi è costato il risultato finale, che era la cosa più importante”.
Le speranze per il 2021
Eppure è proprio nelle avversità che Leclerc sembra dare il meglio di sé: “In realtà, quando le cose vanno male, io ho molta motivazione”, spiega. “Non sono il tipo di persona che si sente male quando le cose vanno male. Io penso solo a come posso impressionare le persone. Questa è stata la mia mentalità ogni volta in cui c’era una gara difficile: dimostrare alle persone che si sbagliavano”.
Ora non resta che puntare a compiere dei passi in avanti il prossimo anno: “Non dovremmo riporre aspettative troppo alte, ma d’altro canto mi sento fiducioso che il 2021 sarà migliore di quest’anno e lo spero davvero. Abbiamo svolto un buon lavoro nelle ultime gare risolvendo i nostri problemi e vedo quanto sodo stanno lavorando tutti gli uomini a Maranello. Tutti spingono al massimo e sento indicazioni positive, anche se non si può mai sapere fino alla prima qualifica della stagione. Siamo fiduciosi, ma preferisco tenere basse le aspettative perché non so quanto bene stiano lavorando i nostri avversari”.