Dopo Liberty Media anche il patron della Racing Point Stroll spinge perché Perez resti in F1.
Forse neppure lui si sarebbe potuto immaginare tanto movimento per il suo caso e chissà che le ultime esaltanti prestazioni di cui si è reso protagonista non lo possano davvero salvare. Ad un passo dall’uscita di scena Sergio Perez potrebbe presto tornare a sorridere. D’altronde gli interessi in ballo attorno al suo nome sono molti. Innanzitutto la diffusione della F1 in Centro e Sud America, quindi la permanenza nel calendario del GP del Messico, prova rientrata nel 2015 e subito diventata iconica, proprio in onore del driver di Guadalajara. Non stupisce quindi che Liberty Media abbiamo mostrato interesse per la questione e che lo stesso proprietario della Racing Point Lawrence Stroll si sia direttamente appellato alla Red Bull. “Ogni fine settimana dimostra di meritare un sedile nel Circus. Spero di poterlo vedere su una RB l’anno venturo e soprattutto che la squadra austriaca faccia la scelta giusta”, le parole dell’imprenditore canadese riprese da F1i.com. “Checo è stato fantastico con noi in questa stagione e ben prima del mio arrivo era già un riferimento per il team”, ha evidenziato.
In effetti nei momenti caldi della trattativa tra la futura Aston Martin e Sebastian Vettel il messicano aveva tenuto a mettere i puntini sulle i, ricordando la propria fedeltà alla ex Force India anche nei momenti più delicati, quelli bui del tracollo finanziario che avevano fatto temere il peggio. E chissà che il suo carattere leale non finisca per premiarlo e per concedergli un’altra opportunità, la seconda in carriera in un’equipe di alto livello, dopo il complicato 2013 in McLaren.
Ad una gara dalla fine del mondiale il 30enne è addirittura quarto nella classifica generale piloti con 125 punti contro i 74 del vicino di box Lance Stroll. Numeri importanti i suoi, che non devono assolutamente permettere alla massima serie di privarsi di lui.
Chiara Rainis