Giancarlo Fisichella ha raccontato cosa lo spinse nel 2009 a salutare una competitiva Force India per andare in Ferrari.
Giancarlo Fisichella è stato per anni un punto di riferimento per tutti i piloti italiani. Il driver romano, ad oggi, è stato l’ultimo a portare il tricolore sul gradino più alto del podio in F1 al GP della Malesia 2006.
Durante una lunga intervista concessa ai colleghi di “motorsport.com” Fisichella ha così raccontato del suo primo approccio alla F1: “Il mio idolo era Niki Lauda, poi dopo è diventato anche Ayrton Senna. Per me aver conosciuto Lauda e averci parlato diverse volte è stata un’emozione bellissima. La prima volta che ho parlato con lui è stato uno dei miei primi anni in F1, l’ho visto su una pista, ci sono andato vicino e gli ho detto che nella mia infanzia era il mio idolo. Al mio primo briefing avevo Schumacher, Berger e Alesi seduti accanto, erano tutti piloti che sino all’anno prima io guardavo e ammiravo”.
Fisichella: “A calcio posso dire che ero meglio di Schumacher”
Il pilota romano ha poi parlato del suo bellissimo rapporto con Schumacher: “Con Michael ho sempre avuto un ottimo rapporto. Abbiamo una passione speciale entrambi per il calcio, infatti abbiamo giocato spesso insieme con la Nazionale piloti. A calcio posso dire che ero più bravo di lui. Sono stati degli anni bellissimi”.
Infine, a distanza di 11 anni, Fisichella ha raccontato cosa lo spinse a firmare per la Ferrari nel 2009: “Sono passato in Ferrari per una scelta di cuore, sapevo che sarei andato incontro a tante difficoltà e sapevo che stavo lasciando una vettura che mi avrebbe permesso per le restanti 5 gare di fare ancora bene in qualifica e di combattere per il podio in gara. Però non potevo dire di no alla Ferrari, due giorni dopo il Belgio ho firmato il contratto realizzando un sogno”.
Antonio Russo