L’ex Presidente Ferrari Montezemolo commenta il difficile 2020 della Scuderia e risponde a chi gli domanda di un suo ritorno.
La stagione di F1 appena conclusa non è stata certo la migliore per la Ferrari. Anzi, al contrario, peggio di così non poteva andare. Le cause della débâcle sono state diverse: da un vertice spesso assente, ad un eccesso di compiti in mano ad una sola persona, dalle conseguenze del post indagine sulla SF90, all’immobilismo nelle prime tappe del campionato. Ecco perché nelle ultime ore si è fatta largo la pazza idea di un rientro a Maranello di Luca Cordero di Montezemolo. “La questione non va posta a me. Io metto a disposizione la mia conoscenza dello sport facendo altre cose”, ha allontanato la possibilità a ‘La Politica nel Pallone su Gr Parlamento’. Come noto il 73enne non ha mai digerito il modo in cui venne mandato via dal Cavallino nel 2014, di conseguenza non sorprende il suo parere severo sullo stato attuale della squadra. “In momenti tanto duri voglio evitare polemiche, ma la Rossa senza neanche un giro in testa evidenzia problemi che vengono da lontano e creano interrogativi importanti sul futuro”, ha puntualizzato prevendo un 2021 appannaggio di Mercedes e Red Bull per via degli sviluppi congelati, e un 2022 altrettanto in salita.
Seppur convinto che la coppia Leclerc – Sainz possa creare più grattacapi di quanto si possa immaginare, il dirigente ha promosso l’ingaggio dello spagnolo accanto a Charles, ormai ufficialmente pilota di riferimento, così come la separazione da Vettel, a suo dire un ottimo elemento ma non un campionissimo in grado di fare la differenza. “Sebastian è un ragazzo serio e bravo, ma non si è mai giocato il mondiale all’ultima corsa”, la sua sentenza. E se in zona Modena hanno fatto bene a “liberarsi” del tedesco, hanno indovinato pure la spintarella a Mick Schumacher in Haas. “E’ cresciuto gradualmente ed è migliorato. Dovrà imparare a gestire la pressione”, ha chiosato sottolineando l’enorme attesa che creerà il suo cognome.
Chiara Rainis