Johann Zarco si prepara pe ril salto nel team Pramac Racing. Nella stagione 2021 avrà una Ducati factory, ma chiede passi avanti sul piano tecnico.
Johann Zarco si prepara al grande salto in Pramac dopo un’annata in Avintia, servita per prendere confidenza con la Ducati Desmosedici. Avrebbe preferito accedere al box factory, ma potrà contare comunque su una GP21 con specifiche ufficiali e con cui tenterà l’assalto al podio in maniera costante. Non avrà certo la pressione che verte su Pecco Bagnaia e Jack Miller, ma l’alfiere di Cannes è chiamato ad una prova di maturità.
In una stagione molto irregolare, a causa della pandemia di coronavirus e del cambio di calendario, il francese è riuscito a ottenere una pole e un podio nella terza gara dell’anno, regalando risultati inediti ad un team come Avintia. “Penso di aver perso qualcosa e non è stato facile recuperarlo. La gara in Repubblica Ceca mi ha davvero dato grande speranza e fiducia. Un anno fa avevo dei dubbi su Avintia, ma non appena ho provato in Malesia ho subito capito che stava andando molto bene. La Ducati era lì e mi ha mostrato che stava andando bene”, sottolinea Johann Zarco a Motorsport.com.
La nuova sfida di Zarco
Pur essendo stato candidato alla sella del team Ducati factory, quando si è resa nota la partenza di Andrea Dovizioso, Pecco Bagnaia ha vinto il ballottaggio. Tuttavia Zarco è soddisfatto del suo posto nel team Pramac Racing: “Da Misano è stato tutto positivo. La sfida più grande è stata tornare a buoni livelli e ottenere una moto competitiva per il prossimo anno. L’abbiamo saputo a Misano, anche se all’epoca non sapevo se fosse Pramac o l’ufficiale. Sono stato felice di avere una moto proprio come quella dei piloti ufficiali. La squadra ufficiale ha più prestigio, ma in Pramac posso lottare per le vittorie e questo mi fa sentire bene. In tal senso, l’obiettivo principale è stato raggiunto. Mi piacerebbe molto poter salire sul podio in ogni gara”.
Il transalpino si è adattato abbastanza bene alla Rossa, ma sa che da Borgo Panigale devono essere compiuti passi avanti per poter ambire a traguardi importanti. “Non voglio dire che la moto sia cattiva, ma c’è qualcosa che deve essere migliorato. So anche che posso fare le cose con il mio stile, quindi non è che la moto stia andando male, o che il pilota lo stia facendo male: è proprio che devi trovare una base che si adatti bene alla moto”.