L’ex F1 Berger si è espresso sui temi caldi del momento, tra cui il futuro della Red Bull e il caso Ferrari – Vettel.
Mentre continua il balletto “Hamilton resta o non resta in F1″, prosegue anche il dibattito su chi dovrebbe prendere la Red Bull al fianco di Max Verstappen. E se la questione relativa al matrimonio tra la Mercedes e Lewis pare essere solamente legata al denaro, quella della scuderia energetica riguarda il talento. L’interrogativo delle ultime settimane è sempre lo stesso “meglio tenere l’altalenante giovane Albon, o puntare su un esperto come Perez, o Hulkenberg?”.
“Non è una scelta facile”, ha riconosciuto a Servus Tv Gerhard Berger implicitamente mettendo fuori gioco il tedesco. “Alex è un giovane che è cresciuto nella squadra, mentre Sergio è un pilota costante e ha dimostrato di poter vincere dei GP”. Secondo l’austriaco l’obiettivo che deve porsi l’equipe energetica è di assoldare qualcuno in grado di dare spessore e costanza alle prestazioni. Una via che potrebbe condurre lontano del giovane anglo-tailandese. “Il target di una squadra del genere deve essere quello di conquistare sia il titolo piloti, sia quello costruttori, dunque non puoi permetterti di non disporre di due persone di vertice per cercare il massimo dei punti. Per questo vedo bene Checo“.
La Ferrari non valorizza i campioni
Quanto accaduto negli ultimi mesi al Cavallino ha lasciato tutti perplessi. Il crollo netto delle performance, sommato ad un comportamento discutibile con Sebastian Vettel, hanno stupito e ferito. Ma per il 61enne non ci sarebbe da sorprendersi se neppure un quattro volte iridato come il driver di Heppenheim è “finito male”.
“La scuderia di Maranello ha messo solo due persone sulla strada del successo: Niki Lauda e Michael Schumacher”, ha puntualizzato pungente. “Kimi Räikkönen è stato un po’ fortunato. Gli altri hanno fallito. Lavorare in un gruppo con una mentalità così italiana è difficile”, ha chiosato polemico.
Chiara Rainis