Marc Marquez ha vissuto la stagione 2020 da spettatore dopo l’infortunio di Jerez. E’ rimasto in contatto con il box e seguito la progressione di Alex.
Marc Marquez ha vissuto la stagione 2020 da spettatore, salvo la prima gara a Jerez dove ha rimediato il drammatico infortunio costatogli ben tre interventi al braccio destro. Ha collaborato a distanza con il suo team, per ricevere informazioni sugli aggiornamenti testati da Stefan Bradl e dare consigli utili a suo fratello Alex, specie in materia di gomme.
Ha gioito per il doppio podio del familiare alla sua prima annata da rookie. In un evento con lo sponsor Estrella Galicia 0,0, Marc Marquez ha spiegato come ha gestito la sua assenza dalla MotoGP poco prima della terza operazione. “Guardare le gare in TV è diverso, ed è stato molto difficile all’inizio fino a quando non ho metabolizzato. Capisci la situazione e cerchi di collaborare con la squadra da casa. Ad esempio, parlavo con Alex e gli davo qualche consiglio quando me lo chiedeva, perché non volevo appesantirlo chiamando. Stava anche parlando con Santi Hernandez di ciò che stavano testando con Stefan Bradl”.
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Un modo per non disconnettersi definitivamente dal paddock e seguire le vicende di suo fratello Alex Marquez, che ha superato le aspettative prendendosi due podi, a Le Mans sul bagnato e ad Aragon sull’asciutto. “Quando hanno firmato con Alex, tutti hanno detto che ‘era il fratello di’, ‘che il fratello lo ha collegato’. È lì perché è stato due volte campione del mondo, in Moto3 e Moto2. Inoltre, è stata una situazione speciale in cui Jorge Lorenzo si è ritirato e la Honda è andata alla ricerca del campione del mondo. Tutto quello che ha è sempre stato guadagnato. Lui è Alex Marquez e io sono Marc Marquez, siamo fratelli, ma siamo diversi e in pista ognuno cerca i propri interessi; ognuno fa il proprio lavoro”.
A due settimane dalla fine del 2020 Marc Marquez spera che suo fratello possa progredire ancora e, soprattutto, evitare infortuni. “Per il 2021 spero che Alex continui con quella progressione in MotoGP e che non ci siano infortuni. Questa è la cosa più importante per avere una crescita, che non ci siano infortuni. Ma in MotoGP ci sono sempre forti cadute come quella di Valencia in qualifica”.
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