Tito Rabat lascia la MotoGP per approdare al Mondiale Superbike. Nonostante gli scarsi risultati del 2020 ricorda le sue prestazioni… nelle prove libere.
Tito Rabat non avrà un posto in classe regina nel 2021. Dopo 16 stagioni nel Mondiale, di cui 5 in MotoGP, dovrà cercare fortuna altrove. Nonostante un contratto in scadenza alla fine del 2021 lascia la sua sella a Luca Marini, ma non la considera una bocciatura professionale. E ripercorre quanto avvenuto dal 2005 ad oggi, prendendo in considerazione anche i risultati ottenuti durante le prove libere del 2020: “Ciò significa che sono stato super veloce”.
Il futuro sportivo del campione del mondo Moto2 2014 non è ancora chiaro, ma è nella lista dei candidati per il team Barni Ducati nel Mondiale Superbike. Qualunque sia il suo destino Tito Rabat vuole restare ad alti livelli e non recitare un ruolo secondario. “Tutto quello che ho nella vita è la motivazione per essere veloce in moto. Voglio mantenerlo ovunque mi porti. Voglio continuare la mia vita in questo modo, con la motivazione per spingere, cercare di essere migliore e veloce”, ha spiegato il pilota catalano a Speedweek.com.
36 i podi ottenuti in 15 stagioni nel Motomondiale, 13 vittorie, 16 pole position, un titolo mondiale. “In MotoGP (il ricordo più bello, ndr) è stato probabilmente il GP del 2018 ad Austin, il primo anno con la Ducati in cui ho battuto un paio di moto ufficiali”, ha detto lo spagnolo riferendosi all’ottavo posto del COTA. Nel 2020 Tito Rabat ha raccolto solo dieci punti in classifica iridata: “Ho anche dei bei ricordi del 2020, se devo essere sincero. Un paio di sessioni di FP3 che sono come una prima qualifica. A Le Mans, ad esempio, ero a 0,9 secondi davanti a Petrucci, che poi ha vinto la gara. O Aragón, ero 0,6 secondi davanti a due Ducati ufficiali. In molte prove sono stato vicino ai primi e davanti alla Ducati ufficiale, questo significa che sono stato super veloce e che posso essere veloce con la MotoGP”. Infine con un pizzico di ironia Tito Rabat conclude: “E dopo tutto, nelle ultime gare, Valentino Rossi era in griglia proprio davanti a me”.
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