Pur mantenendo il basso profilo Sainz non nasconde di aver firmato per la Ferrari per vincere. Rimarrà solo un sogno?
Tornato nella sua Madrid per uno show sui kart, Carlos Sainz ha parlato per la prima volta in pubblico da pilota Ferrari. Come giusto che sia non ha nascosto di avere obiettivi alti. Senza sbilanciarsi in previsioni temporali, l’ormai ex McLaren ha ammesso di sperare nell’apertura di un nuovo ciclo. “Quando si firma per il Cavallino il sogno è vincere. Quello è il mio target e farò di tutto per renderlo possibile”, ha confidato assicurando però che non si monterà la testa. Un rischio facile e probabile, vedasi Leclerc, sempre sul filo della falsa modestia.
E proprio a proposito di Charles, il 26enne ha sostenuto di andarci d’amore e d’accordo, ma come si sa, ogni rapporto è perfetto finché non ci si trova costretti a frequentarsi continuamente, e soprattutto fintanto che non vi sono interessi contrastanti. E la vittoria è uno di questi.
“Ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui. Inoltre è stato chiaro sin da subito che il mio ingaggio a Maranello sarebbe avvenuto a parità di condizioni”, ha poi puntualizzato tenendo a precisare che non svolgerà il ruolo di secondo per il monegasco. Considerato che anche il Principino, appena sbarcato in Italia, doveva godere delle medesime chance di Vettel, per il figlio d’arte potrebbe rappresentare un incentivo visto com’è andata a finire. Guardandola dal lato inverso però il boss Mattia Binotto potrebbe aver volontariamente occultato le gerarchie, così da non mettere il figlio d’arta dal principio in una cattiva diposizione d’animo.
E giusto per dimostrare di aver già imparato la lezione, l’iberico ha ripetuto il mantra tanto caro al Drake, ovvero che il team, il successo del marchio, vengono prima di qualsiasi interesse personale. “Il mio compito principale sarà comunque aiutare la squadra come ho fatto in McLaren“, ha commentato.
Chiara Rainis