Franco Morbidelli svela qualche piccolo segreto della sua ascesa in MotoGP che lo ha portato a confermarsi vicecampione del mondo.
Franco Morbidelli si è rivelato il miglior pilota Yamaha con tre vittorie, un podio e il secondo posto finale in classifica. Ha contraddetto ogni pronostico, battuto il suo compagno di squadra Fabio Quartararo e i due piloti del team factory. Per di più in sella ad una M1 spec-A meno aggiornata dei suoi compagni di marca.
Nel 2019 ha incassato il contraccolpo dell’arrivo di Quartararo, ha sfruttato la pausa invernale per allenarsi al meglio e alla fine si è rivelato la grande sorpresa. “Ho scoperto qualcosa in me stesso che non sapevo”, rivela Franco Morbidelli. “E’ la parte seria, la parte laboriosa di me. Mi è piaciuto. Anche nei test invernali in Malesia, mi sono sentito meglio sulla moto”. Ha perfezionato il suo stile di guida dopo aver preso le dovute misure l’anno prima. “Sono stato in grado di guidare in modo più aggressivo e mi sono sentito meglio sulla moto. Mi ha dato la possibilità di lavorare meglio con la mia squadra. Abbiamo lavorato in modo più preciso – riporta Motorsport-Total.com -. Il risultato è una stagione meravigliosa”.
A svelare qualche segreto della sua ascesa è il maestro Valentino Rossi, con cui si allena da un decennio e dal prossimo anno condividerà lo stesso box Petronas SRT. “Franco si è allenato molto quest’anno”, ha spiegato il nove volte campione del mondo. “A volte questo era un problema perché era pronto per andare a correre alle 9:00 ogni giorno. Ci ha messo sotto pressione, soprattutto io e Pecco. È in ottima forma, il che è molto importante. Franco è calmo e un pilota molto serio. Devi guidare la Yamaha come vuole essere guidata. Franco viene dalla Moto2 e dalla Honda. Gli ci sono voluti chilometri per capire come guidare la Yamaha”, dice Rossi, spiegando perché Morbidelli è riuscito ad andare davvero con la Yamaha solo nella seconda stagione.