Il pilota della Ferrari Leclerc plaude alle sue performance del 2020 e respinge le accuse di essere un arrogante.
Ottavo della generale piloti con appena 98 punti Charles Leclerc avrebbe tutte le ragioni per essere deluso dal suo 2020 ed invece il monegasco si è definito soddisfatto come mai prima. La capacità dimostrata di andare oltre i problemi e i limiti della macchina l’hanno gasato tanto da autoproclamarsi il salvatore della patria. In effetti in diversi GP la sua SF1000 è stata l’unica ad andare a punti, anche se la sua smania di risultati spesso lo ha messo nei guai facendogli sprecare le chance.
“Dopo i test di Barcellona sapevamo che qualcosa non andava bene, ma poi siamo riusciti a lavorare duramente e in modo costruttivo”, ha dichiarato a Sky. Piccoli passi avanti che hanno prodotto in realtà esiti non evidenti, ma che a Maranello sperano possano essere decisivi nel 2021.Un’altro campionato da sesta forza in campo sarebbe una vera beffa per la Ferrari, nonché un colpo basso al suo orgoglio e al suo blasone.
Non chiamatemi arrogante
Sin dal suo esordio con la Rossa pronto a lamentarsi degli eventuali ordini di scuderia e a battere i pugni sul tavolo per avere le stesse chance di Vettel, il Principino è si è guadagnato la qualifica di “superbo”. Un’etichetta che ancora stenta ad accettare.
“Una critica che mi tocca più delle altre e mi dà fastidio è l’arroganza perché so bene di non essere cambiato”, ha affermato. “Più vado avanti nella mia carriera e più vedo che la gente vuole essermi amica, non certo perché piaccio loro come persona, ma perché sono un pilota Ferrari, quindi mi chiudo un po’. Sia mio padre, sia Jules Bianchi mi hanno sempre detto di rimanere con i piedi per terra e da allora ho sempre tenuto a mente quel consiglio”. Staremo a vedere se, con un nuovo compagno di squadra, sarà davvero così.
Chiara Rainis