Il futuro del team di Valentino Rossi, la VR46 in MotoGP, potrebbe legarsi ad uno tra due costruttori: la Ktm o la Suzuki
Ancora almeno un anno da pilota, forse due: poi Valentino Rossi dovrà rassegnarsi ad appendere il casco al chiodo, a terminare la sua lunga e impareggiabile carriera da pilota e ad iniziare un nuovo capitolo della sua vita agonistica. Che, con ogni probabilità, lo vedrà nell’inedita veste di team principal.
Il futuro a lungo termine del Dottore è infatti legato alla sua squadra VR46, che proprio quest’anno ha deciso di abbandonare la Moto3 per sbarcare in MotoGP, in un’inedita collaborazione con la squadra Avintia, per far correre suo fratello Luca Marini. L’aspetto più affascinante riguarda però il marchio al quale sarà affiancato il nove volte iridato in questa sua nuova avventura. Difficile, infatti, che si tratterà della Yamaha, con la quale pure il suo sodalizio sportivo è stato duraturo e vincente: la Casa dei Diapason ha infatti già una squadra satellite, proprio quella Petronas con cui Vale correrà quest’anno.
Rossi sarà dunque costretto a guardarsi intorno, valutando contratti con altri costruttori. Potrebbe rilevare l’intera Avintia e quindi restare con Ducati, ma potrebbe anche, più probabilmente, scegliere un’azienda di quelle emergenti nel panorama attuale della MotoGP: Suzuki e Ktm. Entrambe queste Case hanno fatto capire che sarebbero interessate ad accogliere a braccia aperte il numero 46 e il suo team.
E lui ha risposto aprendo le porte a questi due brand, nei confronti dei quali ha speso parole di grande elogio: “La MotoGP è cambiata molto negli ultimi anni”, ha affermato. “La concorrenza ha fatto passi da gigante, basti guardare Ktm e Suzuki“. Le idee, insomma, sembrano già chiare. Ora bisogna solo sancire gli accordi con gli sponsor, Sky e Monster (che si è già legata alla Suzuki ufficiale), con la scadenza fissata alla prossima primavera.
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