Cal Crutchlow si appresta a vivere una nuova avventura in Yamaha, ma guardandosi indietro non può che elogiare quanto fatto da Marc Marquez.
Alla fine di questa stagione Cal Crutchlow ha deciso di lasciare in parte la MotoGP salutando le gare per abbracciare una nuova carriera da tester in Yamaha. Il pilota britannico, grazie alla sua lunga esperienza nel Motomondiale proverà a riportare il team Iwata ai fasti vissuti nei primi 15 anni del XXI secolo quando dominava con Valentino Rossi e poi con Jorge Lorenzo il Mondiale.
In una lunga intervista rilasciata al collega Manuel Pecino su “Motosprint”, il rider inglese ha così dichiarato parlando della sua nuova carriera: “Sono contento di essere qui. La mia idea era quella di valutare le opzioni o chiudere senza drammi. Io penso che a Lorenzo manchi tutto questo. La Honda in questi anni mi ha sempre appoggiato in maniera importante. Certe volte ho dovuto fare a meno di alcune cose e altre volte ho avuto la precedenza. Naturalmente in un team ufficiale ci sono più persone ad aiutarti ad andare più veloce, probabilmente il personale viene pagato meglio ed è per questo che i rider delle squadre satellite non riescono a fare quell’ultimo step”.
Cal Crutchlow ha poi proseguito parlando delle differenze tra l’essere un pilota di un team satellite e una squadra clienti: “Un esempio è Rabat, che è stato campione Moto2 e Vinales che il titolo in quella categoria non l’ha mai vinto. Alla fine Maverick è sempre stato in squadre ufficiali e Tito no. Non voglio dire che uno sarebbe stato meglio dell’altro, ma sicuramente sarebbero stati più vicini se entrambi avessero avuto una moto ufficiale”.
Il pilota britannico ha poi così concluso: “Io credo che nessuno riuscirà mai a replicare quello che ha fatto Marc Marquez. Allo stesso tempo penso che Alex abbia fatto bene nel 2020 e che Nakagami stia crescendo. Mi sarebbe piaciuto vedere Pedrosa su una Yamaha o una Suzuki perché quello che ha fatto in Honda è stato superbo”.
Antonio Russo
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